Attraccata presso il Terminal Vecon del Porto di Venezia, Hunday Supeme è la prima delle 8 navi che raggiungeranno con cadenza settimanale il porto di Venezia direttamente dal Far East. La United Arab Shipping Co (UASC) insieme a Hanjin Shipping, Hyundai Merchant Marine e Yang Ming ha infatti inaugurato lo scorso 30 maggio la nuova linea marittima che collega per la prima volta direttamente Pusan (Corea del Sud) a Venezia passando per Shanghai, Hong Kong, Singapore, Colombo e Port Said.

Il nuovo servizio diretto prevede l’impiego di otto navi Panamax (due per compagnia) con una capacità di stiva compresa tra i 4000 e i 4.700 TEU’s ciascuna. Un risultato che gratifica gli sforzi fatti dall’Autorità Portuale di Venezia e tuttora in corso per potenziare le infrastrutture nautiche e terrestri del porto di Venezia: in particolare gli investimenti per i dragaggi e per migliorare l’accessibilità ferroviaria.

Le navi toccheranno i porti dell’Alto Adriatico (Venezia, Trieste, Capodistria e Rijeka), consentendo al Nordest e ai paesi confinanti con l’Italia (Germania e Austria in particolare) di avere un collegamento diretto con l’Oriente con cadenza settimanale.
Ogni giovedì una nave sbarcherà e imbarcherà a Venezia circa 600 TEU’s per un totale di 1200 TEU’s a viaggio che significa per lo scalo lagunare un incremento (stimato) di circa 25 mila TEU’s in più all’anno.
Le navi infine partiranno il venerdì alla volta di Port Said, in questo modo Venezia risulterà il porto adriatico di esportazione più vicino per transit time ai mercati orientali. I giorni di viaggio che separano Venezia da Singapore e da Hong Kong saranno rispettivamente di 16 e 20 giorni.

Si tratta quindi di un nuovo ed economico strumento al servizio dell'industria e del commercio veneto e del Nord Est e - al contempo - della possibilità per l’Alto Adriatico di venire riconosciuto come quel gateway multiporto di accesso ai mercati del centro e dell’est Europa (sia in import che in export), potendo competere con gli scali del Nord Europa e quelli del Mar Nero.

I vantaggi per il territorio sono molteplici, la nuova linea infatti:
• contribuirà a cambiare l’approccio al mercato del Nord Est e dei Paesi confinanti con l’Italia, ad iniziare da Germania, Austria e centro Europa che vedranno nel Porto di Venezia lo scalo di riferimento per l’import/export delle merci con l’estremo oriente;
• ridurrà di quasi una settimana il transit-time rispetto agli attuali servizi feeder in transhipment;
• migliorerà lo "speed to market" delle aziende del Triveneto, consentendo migliore efficienza e competitività della spedizione merci ed una migliore visibilità sul mercato Asiatico/Orientale in particolare con la Cina.

Per il primo viaggio Hyunday Supreme ha sbarcato a Venezia semilavorati metallici (nastri d’acciaio e produzioni in inox) e prodotti finiti provenienti principalmente da Cina, Malesia e Singapore e diretti alle aziende manifatturiere e distributive del Triveneto. In export invece, sono stati caricati prodotti del Made in Italy classico (abbigliamento, scarpe e prodotti finiti) con destinazione Medio ed Estremo Oriente (in particolare Cina), acque minerali, marmi, prodotti lapidei e tecnologia frutto dell’engeneering nordestino (macchinari per l’impiantistica).

Ufficio stampa - Autorità Portuale di Venezia