Anche la nautica da diporto e la cantieristica navale in Friuli Venezia Giulia hanno risentito della crisi, come dimostra il calo delle assunzioni. Questi due settori restano tuttavia tra quelli con maggiori margini potenziali di crescita, grazie al vantaggio rappresentato da una consolidata tradizione e da un qualificato sistema di imprese.

Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen, intervenendo alla tavola rotonda organizzata oggi alla Stazione marittima di Trieste da AREA Science Park sul tema "Nautica oltre la crisi".

Nel corso dell'incontro è stato presentato in anteprima lo studio promosso da AREA su "I cluster nautici internazionali", realizzato da Andrea Tracogna dell'Università di Trieste, che propone un ampio confronto con altre regioni e Paesi europei ma anche con Stati Uniti e Nuova Zelanda.

Tra il 2008 e il 2009 nelle imprese del settore vi è stato in regione un calo del 68,5 per cento delle assunzioni, passate da 707 a 223, quando invece nell'anno precedente si era registrata una crescita dell'8 per cento. Nonostante il calo degli ordini, le imprese regionali del settore sono comunque in una posizione di attesa in vista di una prospettiva di miglioramento della domanda.

L'assessore Alessia Rosolen ha ricordato la recente iniziativa di costituire Ditenave, il distretto tecnologico della Cantieristica e della Nautica, con il quale si punta a rafforzare la capacità competitiva dei due settori, in una logica di sviluppo territoriale, lungo tre linee di intervento: ricerca, innovazione e formazione.

L'assessore ha rilevato in particolare che "la presenza forte dell'attore istituzionale Regione, che ha espresso il suo impegno per lo sviluppo del distretto, non solo in termini finanziari, ma anche in termini di volontà di creare una coesione tra o vari soggetti, pubblici e privati, attribuisce serietà e credibilità al progetto".

L'Amministrazione regionale ha garantito a Ditenave risorse finanziarie considerevoli, pari a 13,5 milioni di euro complessivi, per promuovere attività di ricerca (5 milioni), formazione (4,9 milioni) e innovazione (3,5 milioni).

Importanti anche le collaborazioni nazionali e internazionali che, tramite la Regione, Ditenave ha potuto avviare, per esempio il Protocollo d'intesa con i ministeri competenti e con diversi Enti di ricerca per progetti nel settore dell'economia del mare.

La Regione ha inoltre aderito, assieme a Ditenave e ad AREA Science Park, alla Piattaforma tecnologica del Mediterraneo e del Mar Nero (PTMB), ufficialmente costituita a Roma lo scorso anno in occasione della Giornata europea del Mare.

Leggi l’intervento completo dell’assessore Rosolen


Ufficio stampa – Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia