Parere positivo del Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale sulla richiesta di rilascio di ASTL srl, impresa portuale non terminalista che ha richiesto l’autorizzazione ad operare quale società esecutrice di attività rientranti nel ciclo operativo di Siderurgica Triestina. L’azienda basata a Cremona, operante nel settore ferroviario, si propone di innovare il ciclo di trasporto connesso all’attività di Siderurgica Triestina, sviluppando la funzione logistica dell’impianto dello stabilimento.

Al via anche il nuovo accordo tra Wärtsilä Italia S.p.A. e il Gruppo Samer relativo all’acquisizione di un ramo d’azienda per lo svolgimento dell’attività di terminalista portuale del colosso finlandese sul canale navigabile.  “L’Autorità di Sistema Portuale ha svolto una preziosa attività per arrivare a questo brillante risultato - ha commentato il presidente Zeno D’Agostino. “Siamo quindi molto soddisfatti dell’accordo raggiunto che vede il sub ingresso di Wärtsilä nella concessione Frigomar che potrà mantenere l’attività in conto terzi”. “Si tratta di un’integrazione armonica delle attività sul Canale industriale da parte di Wärtsilä in un’area che sta diventando il motore di tutte le attività ad alto valore aggiunto del nostro scalo” ha concluso D’Agostino. Questo significa concretamente che il Canale industriale è e rimane uno dei principali obiettivi dello sviluppo futuro e del rilancio del porto di Trieste.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno, va evidenziato l’introduzione di un nuovo regolamento sulla qualità del lavoro nei magazzini di caffè. Il nuovo atto che andrà a modificare un regolamento in vigore dal 1929, consentirà di ripartire tra più lavoratori il carico di lavoro derivante dalla movimentazione manuale del caffè e quindi ridurre le malattie professionali, migliorando le condizioni di salute dei lavoratori, i trattamenti contrattuali e tutta una serie di interventi sulla formazione professionale. Il risultato è stato raggiunto all’interno di un quadro più ampio di iniziative a sostegno del lavoro e delle imprese nel porto, con il consenso di tutte le parti sindacali, operatori e terminalisti, e ha permesso di individuare un modello sperimentale di applicazione della durata di un anno, da consolidarsi successivamente all’interno del sistema delle operazioni portuali dello scalo giuliano. “Un avvenimento di portata storica  - come ha affermato Mario Sommariva, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - in linea con il processo di modernizzazione e sviluppo del porto che vede la tutela dei lavoratori come elemento fondamentale”.