"In uno scenario in cui i volumi di traffico del porto di Trieste, assieme a quelli degli altri scali dell'Alto Adriatico, registrano una forte crescita, la sfida, strutturata dal lavoro compiuto in questi ultimi anni dalla Regione, è quella di sviluppare, sotto la regia dell'Authority guidata da Zeno D'Agostino, le aree retroportuali del Friuli Venezia Giulia estendendone l'attività alla Carinzia, alla Slovenia e alla Croazia".

Lo ha detto l'assessore alle Attività produttive e vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenendo  a Trieste nel corso dell'Alpe Adria Business Forum all'interno della Tavola rotonda "Il porto di Trieste e Luka Koper - opportunità di sviluppo della regione Alpe-Adria". L'evento, organizzato dall'Unione regionale economica slovena, ha affrontato il tema della cooperazione e del networking tra le imprese in un panorama transfrontaliero che comprende Italia, Slovenia e Austria.

 


Di una regione che di fatto è una specie di piattaforma logistica ha parlato ancora Bolzonello, il quale ha ricordato la connessione tra il fronte portuale del Friuli Venezia Giulia, costituito da Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, e gli spazi retrostanti funzionali all'intermodalità, come quelli di Fernetti, Pordenone e Cervignano.

 


In questo contesto, come ha spiegato Bolzonello, l'allargamento della piattaforma ai porti di Capodistria e Fiume svilupperebbe le potenzialità di sviluppo dell'economia regionale attraverso il ruolo strategico delle aree retroportuali.

 


"La crescita degli scali dell'Adriatico Settentrionale - ha aggiunto il vicepresidente - è un qualcosa di consolidato, per questo bisogna cogliere l'opportunità accelerando la realizzazione delle opere di infrastrutturazione, al fine di fornire alle imprese gli strumenti per intercettare il rilancio economico e creare occupazione".

 


Bolzonello ha poi sottolineato che la Regione, attraverso una produzione legislativa improntata all'innovazione, come il provvedimento del Rilanciampresa, è riuscita a dotare il mondo produttivo di uno strumento idoneo ad aumentare il grado di competitività delle aziende, riformando la realtà dei consorzi industriali riducendone il numero e aumentandone la funzionalità.

 


"Una visione - ha concluso Bolzonello - dalla quale non si può tornare indietro: la continuità infatti è dettata dalle oggettive performance di crescita che tutti gli indicatori economici indicano per la nostra regione".

 


Da parte sua il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, ha rimarcato la necessità di non concentrare l'analisi e la strategia solo sui numeri, ma anche sulle persone, sulle competenze e sull'innovazione, all'interno di una tradizione culturale che per Trieste è un vero e proprio valore aggiunto.