Il Comitato consultivo del Porto di Monfalcone  si è riunito recentemente, alla presenza della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dell'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, per affrontare i temi legati alle procedure di approvazione del Piano Regolatore Portuale (PRP) e agli interventi necessari per lo scalo monfalconese. Per quanto concerne il PRP è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
"Entro il 4 febbraio dovranno pervenire le osservazioni e i contributi dei portatori di interesse - ha spiegato la presidente -. Parallelamente è stata aperta un'interlocuzione con il Consiglio superiore dei Lavori pubblici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per verificare e condividere i vari passaggi che porteranno all'approvazione del Piano".
Nella riunione è stato illustrato anche un rapporto, realizzato da TLS-Europa S.r.l., che analizza la situazione attuale del trasporto via mare e preconizza gli scenari futuri per il Porto di Monfalcone, ipotizzando la possibilità di uno sviluppo dei traffici cosiddetti RO-RO ma anche per i container e i passeggeri, anche attraverso la realizzazione di nuovi collegamenti ferroviari.
Fondamentale però è la realizzazione di alcuni interventi che ormai da anni sono in programma e che anche nella riunione sono stati fortemente auspicati dalle due esponenti della Giunta regionale ma anche dall'Azienda speciale per il Porto di Monfalcone e dagli operatori del settore.
In particolare, va realizzata l'opera di escavo nel canale di accesso al Porto per la quale la Regione garantirà la copertura finanziaria per la sua parte, con l'obiettivo di cantierare l'appalto entro la metà del 2016. Necessario anche un intervento di manutenzione dei fondali (l'assessore Santoro ha auspicato un'accelerazione delle procedure per arrivare all'assegnazione dei lavori all'inizio del prossimo anno) e l'installazione di apposite barriere protettive, che attende l'iter per l'autorizzazione paesaggistica.
"Non si può pensare a uno sviluppo dell'attività a Monfalcone senza questi interventi che non dovrebbero richiedere tempi così lunghi" ha affermato Serracchiani. "È necessaria un'accelerazione delle procedure per queste opere, in particolare per l'escavo per il quale la Regione è pronta a fare la sua parte sul piano finanziario purché ci sia l'impegno di tutte le parti in causa, in modo da arrivare finalmente al progetto definitivo".

Secondo l'assessore Santoro "non possiamo più permetterci indeterminatezza per quanto riguarda le procedure. Per questo motivo abbiamo chiesto all'Azienda speciale di definire un cronoprogramma certo in modo tale che tutti i soggetti coinvolti si attivino nei tempi indicati. La richiesta degli stessi operatori va in questo senso e merita ascolto".