L’ipotesi di Rimodulazione del Progetto “Hub Portuale di Ravenna” (CIPE) è stata al centro della riunione del Comitato Portuale di oggi (mercoledì 21.10), alla quale erano presenti tutti i componenti in rappresentanza delle varie categorie del cluster marittimo e delle Istituzioni ed anche i Presidenti dell’Associazione Agenti Marittimi Raccomandatari e Mediatori Marittimi, dell’Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali, dell’Unione Utenti e degli Operatori del Porto di Ravenna e tutti i Terminalisti che ne avevano fatto richiesta.
il Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna Galliano Di Marco (in foto) ha spiegato che l’intervento di Rimodulazione si rende necessario sia a seguito delle problematiche emerse in merito all’utilizzo di alcune aree (casse di colmata esistenti e aree logistiche) sia per l’avvio di procedimenti di indagine penale e, più in generale, per profili derivanti dalle previsioni pianificatorie vigenti. 
“Oggi è una giornata molto importante per il futuro del Porto di Ravenna – commenta Di Marco – perché abbiamo presentato un’ipotesi di Rimodulazione realizzabile anche in più fasi, studiata nei minimi particolari e che tiene conto degli eventi che abbiamo vissuto negli ultimi 6 mesi. La Rimodulazione è una soluzione che considero addirittura migliore della precedente versione del Progettone. Ho rappresentato al Comitato Portuale la necessità di procedere velocemente con la Rimodulazione per evitare di perdere non tanto il finanziamento CIPE quanto quello della Banca Europea degli Investimenti (BEI). Adesso tutto è nelle mani dei componenti del Comitato Portuale e io resto a disposizione per supportare la loro decisione che accetterò, qualunque essa sia, traendone – se del caso – le necessarie determinazioni. Non ho più soluzioni da mettere sul tavolo ma se altri ne hanno di migliori, io continuerò ad essere nel mio ufficio, fino alla fine del mio mandato, pronto ad ascoltarle e, se del caso, a condividerle secondo il principio anglosassone dell’«Open Door Policy with no bias».

Ferma restando la inderogabile urgenza degli interventi, l’Autorità Portuale è comunque consapevole che l’effettivo perseguimento degli interessi pubblici primari connessi alla realizzazione di un adeguato sistema logistico-portuale (nei termini previsti da tutti gli strumenti programmatori regionali e locali), in grado di assegnare a Ravenna un ruolo strategico nell’ambito dell’attuazione dei Corridoi Adriatico-Baltico e Mediterraneo, appartenenti alla TEN-T Network dell’Unione Europea, non può prescindere dall’avvio di una fase di concertazione tra tutte le Istituzioni territoriali competenti volta alla puntuale verifica delle problematiche emerse in ordine agli strumenti pianificatori locali e alla definizione delle linee di sviluppo del sistema logistico-portuale.  

 

Fonte: Ufficio stampa Autorità Portuale di Ravenna