A seguito dello sciopero indetto dall’organizzazione sindacale CLPT-USB, il Commissario Straordinario del Porto di Trieste Zeno D’Agostino ha emesso un provvedimento che contiene le linee di indirizzo per un complessivo riassetto del mercato del lavoro e per la disciplina delle operazioni e dei servizi portuali dello scalo giuliano. La competitività del Porto ha bisogno di pace sociale – ha commentato D’Agostino, esprimendo grande soddisfazione per il risultato conseguito – e il lavoro rimane una componente essenziale dell’attività portuale e sono necessari provvedimenti che favoriscano l’innovazione, la formazione professionale, la sicurezza e la produttività. Sono sicuro che le misure che adotteremo favoriranno, al pari degli investimenti infrastrutturali e della riqualificazione dei collegamenti ferroviari, lo sviluppo dei traffici e la crescita dell’occupazione”.
 
Il provvedimento – si legge in una nota – è il risultato di un’intensa attività negoziale con le organizzazioni sindacali, confederali e con la CLPT-USB. Si pongono così le basi per un periodo duraturo di pace sociale nel Porto di Trieste, andando ad affrontare tutti i problemi che da lungo tempo hanno alimentato conflittualità nello scalo giuliano. In particolare, si interverrà per dare stabilità occupazionale al personale ex cooperativa Primavera e rivedere la composizione numerica e qualitativa dell’impresa che fornisce lavoro portuale temporaneo, facendo fronte ai maggiori picchi di lavoro dovuti al fenomeno del gigantismo navale. Sarà effettuata una verifica più stringente sulle autorizzazioni alle imprese portuali ex art. 16 e sul regime di appalto di servizi, impedendo i fenomeni di violazione del divieto di interposizione di manodopera. Inoltre si interverrà sull’applicazione della contrattazione collettiva nel settore emporiale prevedendo il divieto della retribuzione secondo forme di cottimo integrale.
L’Autorità Portuale di Trieste si è inoltre impegnata a fornire supporto alle parti sociali per la soluzione delle numerose vertenze aziendali aperte. In questo contesto verrà stabilizzato il personale precario impiegato nella società di servizi PTS ed si procederà al “congelamento” della procedura di dismissione della società di manovre ferroviarie ADRIAFER in vista di un confronto per la definizione delle garanzie per i lavoratori interessati.
 
Fonte: Porto di Trieste
Foto: Marino Sterle