Nel primo trimestre del 2015, il traffico merci nel Porto di Ravenna ha registrato un calo del 5,2%, passando da 5.941.861 tonnellate, nello stesso periodo del 2014, a 5.633.652.
I dati negativi hanno interessato per lo più gli sbarchi e gli imbarchi, i cui valori sono scesi rispettivamente del 5,8% e del 1,6%: inoltre, ha subito una flessione anche il numero delle navi (da 790 a 677).
Si sono registrati dei cali anche nel traffico delle merci secche (-5,9%) e delle rinfuse liquide (-4,3%). Tra le merci inutilizzate, invece, quelle su rotabili sono in calo del 19,8%, mentre quelle in container risultano in aumento del 10,3%. Il calo più evidente in valore assoluto è segnato dalle derrate alimentari (- 41,1%), negativo anche il risultato dei prodotti agricoli (-7,0%).
Risultato in controtendenza, invece, per le importazioni di frumento (+39,6%), i materiali da costruzione e in particolare le materie prime per le ceramiche (+19,9%).
Per quanto riguarda il traffico container, si sono registrate performance migliori, con 52.009 TEUs, pari al 14% in più rispetto al 2014: in particolare l’aumento è stato pari a 3.595 TEUs per i pieni (+9,8%) e 2.807 per i vuoti (+31,1%).
«Come avevamo previsto – commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - il traffico mostra un trend di calo nel 2015, sul quale sicuramente ha inciso anche l'alluvione di inizio febbraio, i cui effetti, soprattutto per l'ingresso delle navi in avamporto, sono stati peggiori di quanto si pensasse. Stiamo lavorando con la Capitaneria per risolvere il problema al più presto».
Con riferimento al numero dei trailer di gennaio-marzo, si osservano valori pari a 15.321, con un calo del 14,3% rispetto allo scorso anno. «Il calo dei rotabili è da attribuire in gran parte alla linea con la Grecia, che, dalla sospensione del settembre scorso, riprenderà, secondo quanto ci ha comunicato il gruppo Grimaldi, effettivamente a pieno regime solo dalla fine del prossimo maggio».
 
Fonte e foto: Autorità Portuale di Ravenna