Come anticipato ieri dall'ANSA, "per i porti di Venezia e Trieste l'Agenzia delle Dogane ha autorizzato, dal primo settembre, l'avvio sperimentale della procedura di sdoganamento delle merci in mare, conosciuta in gergo dagli addetti ai lavori come 'pre-clearing'. Questa procedura accelera notevolmente la messa a disposizione delle merci in arrivo e vale solo per le spedizioni containerizzate. In pratica le autorità preposte ai controlli dei documenti che accompagnano ogni container, disponibili fin dal momento della partenza, verificano il nulla osta allo sdoganamento mentre la nave e' ancora in navigazione. In questo modo i container con documenti in regola, e che non debbono essere sottoposti ad un controllo materiale del contenuto, possono lasciare il porto immediatamente dopo lo sbarco.
La procedura  di 'pre-clearing' riguarda tutte le navi provenienti da un porto del Mediterraneo o da fuori del Mediterraneo una volta superati gli stretti di Suez, Gibilterra e Dardanelli, dirette ai Porti di Venezia e Trieste senza scali intermedi.
In merito, Claudia Marcolin, Segretario Generale Autorità Portuale di Venezia, ha dichiarato subito che "lo sdoganamento della merce a mare per il porto di Venezia comporta un risparmio concreto di tempo che si attesta attorno alle 36 ore. Si tratta di un’importante risultato ottenuto grazie all’innovazione tecnologica e alla collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, Capitaneria Porto, Autorità Portuale e fortemente voluto gli operatori e che permette al nostro porto di essere più competitivo. Il fatto poi che entro il 2014 l’Autorità Portuale lancerà il bando di gara per l’informatizzazione dei varchi portuali - ha detto Claudia Marcolin – ci permetterà di rimanere competitivi e di essere preparati alla ripresa in corso dei traffici commerciali (+1.6%) ed industriali (28.4%) segnata nel periodo gennaio-luglio 2014.”

Fonte: ANSA e Autorità Portuale di Venezia
Foto: Marino Sterle