Firmato il contratto tra l'Autorità Portuale di Trieste e il Raggruppamento Temporaneo di Imprese – ICOP (capogruppo), Cosmo, Parisi e Interporto di Bologna – relativo la Concessione per la realizzazione e gestione del I° stralcio della Piattaforma Logistica di Trieste, tra lo Scalo Legnami e l'ex-Italsider. Lo ha reso noto, con una conferenza stampa, la presidente dell'Autorità Portuale di Trieste Marina Monassi (presente il presidente di ICOP  ingegner Petrucco), sottolineando la "corsa pazzesca fatta insieme alle amministrazioni, al Tar e alle imprese per stipularlo prima dell'approvazione del decreto Sblocca Italia che conteneva una norma che ci avrebbe bloccato". L'opera, dal valore di 132 milioni di Euro (dei quali 70 messi a disposizione dall'Autorità Portuale, 32 deliberati dal CIPE e 30 a carico del RTI, si estenderà per 125.000 metri quadri e garantirà – ha affermato la presidente – considerevoli ricadute positive sul piano economico ed occupazionale per Trieste e il Friuli Venezia Giulia".



Con la stipula del contratto inizia la fase operativa: ci vorranno massimo 90 giorni per la progettazione dell'opera e, a consegna delle aree avvenuta (entro Natale), 852 giorni per realizzarla, meno di 3 anni. Salvo ricorso al Consiglio di Stato da parte della cordata guidata da Montovani, a cui era stato assegnato in prima battuta il bando. Ancora pochi i dettagli sulla futura gestione dello spazio, che potrà ospitare – secondo Petrucco – sia merci varie che container, ma non prevede attività di lavorazioni dei prodotti in transito.
Questo risultato – ha concluso Marina Monassi, fornendo anche alcuni dati sui risultati ottenuti dal porto di Trieste durante il suo mandato (primo scalo italiano e decimo tra i porti europei nel 2013 per merci complessivamente movimentate) ci stimola ad insistere per la realizzazione del II stralcio, che avrà un valore di 180 milioni di Euro e si estenderà per ulteriori 122.000 metri quadrati. Il progetto, già presentato ai competenti organi ministeriali, attende di essere presentato da questi ultimi al CIPE per il relativo esame e approvazione.

Federica Zar