RILOCAZIONE LINEE DI TRASFERIMENTO AL TERMINALE MARINO 
E’ in fase autorizzativa il progetto di rilocazione di circa 100 metri di tubazioni nel Piazzale Porto Petroli: si tratta di un investimento di 3 milioni di euro, necessario a rendere più facilmente ispezionabili le linee di collegamento tra il Terminale Marino e il Parco Serbatoi. Attualmente interrate, le condutture (si tratta di 4 tubi da 36”) verranno portate in luce, mentre le tubazioni oggi esistenti verranno utilizzate, in caso di necessità, come drenaggio di sicurezza.  Si tratta di un intervento ritenuto estremamente importante ai fini di una modernizzazione del sistema, e per una più sicura ed efficiente manutenzione, che verrà concluso entro il 2015.
 
“MAIN MANIFOLD” AL PARCO SERBATOI - Sono stati avviati nel 2013 e sono in corso i lavori di modernizzazione del “main manifold”, parco valvole dislocato nell’impianto di San Dorligo della Valle. L’investimento, pari a 10 milioni di euro, è stato attivato con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di sicurezza e tutela ambientale, puntando anche all’estensione della vita dell’impianto. Rispetto alla situazione attuale, il parco valvole sarà posizionato in una vasca di cemento armato con una sovrastante tettoia di protezione; in tal modo verrà garantita piena accessibilità per le operazioni di manutenzione e ispezione. Il parco valvole esistente ha una dimensione di 100x50 metri, e contiene 125 valvole. La realizzazione del nuovo impianto è in corso, e viene effettuata senza causare interruzioni agli impianti.
 
ABBATTIMENTO DEGLI ODORI - Il Gruppo TAL si è impegnato in un progetto di ricerca e sviluppo realizzato assieme al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste al fine di attivare un sistema di abbattimento degli odori causati dallo stoccaggio di alcuni particolari tipi di greggio. 
La dinamica degli odori nella zona limitrofa al Parco Serbatoi è stata analizzata nel dettaglio, e i tecnici del Gruppo TAL, assieme ai ricercatori dell’Università di Trieste, hanno studiato i meccanismi chimico fisici e le possibili soluzioni, che prevedono una precisa tecnologia di nebulizzazione e “lavatura” della parete interna dei serbatoi contestualmente all’abbassamento del “tetto” degli stessi, attraverso una particolare tipologia di ugelli che spruzzano acqua. Il sistema è stato prima testato su un serbatoio riprodotto in scala, e in queste settimane installato su una parte dei serbatoi attivi, dove il particolare tipo di greggio viene stoccato. Il sistema sarà messo in funzione progressivamente nei prossimi mesi, prima utilizzando dei generatori di energia, e poi collegandolo a una speciale rete elettrica che sarà allestita entro luglio, e dalla fine dell’estate sarà completato e gestito in via remota dalla Sala Controllo. L’attivazione del sistema sarà sostenuta da una seconda collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche il cui obiettivo è quello di monitorare il primo periodo di funzionamento dell’impianto per confermarne l’efficacia evidenziata in fase sperimentali, e per individuare le condizioni di esercizio ottimali anche in relazione ai consumi.