Sempre più rispettosi nei confronti del nostro ecosistema, anche nelle realtà portuali le tematiche ambientali predominano nei progetti di costruzione di porti futuri e di revisione di quelli attuali.
L’impegno per la difesa e lo sviluppo sostenibile dei porti e dell’ambiente marittimo sono infatti da qualche tempo gli asset principali che dominano i lavori di cooperazione con altri enti per la bonifica delle coste.
Queste le tematiche discusse nella mattinata del 22 maggio, presso la Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste, dove esponenti e rappresentati del mondo marittimo, portuale e nautico hanno tracciato una visione definita dell’attuale situazione in cui versa l’economia del mare.

Nel Friuli Venezia Giulia, come sostenuto dal Presidente di Ditenave, Livio Marchesini, la missione del distretto navale e tecnologico è quella di supportare e favorire la competitività delle imprese. Afferma inoltre che anche nella nostra regione, l’attenzione nei riguardi della sostenibilità dell’ambiente si è cristallizzata in un serio programma di lavoro: grazie alla scienza e all’innovazione si interviene in modo sempre più diretto su mezzi di trasporto per minimizzare l’impatto di gas nocivi per l’ambiente.
Maurizio Spoto, direttore dell’Area marittima protetta di Miramare, interviene sui medesimi punti, affermando come il mare possiede un valore intrinseco. L’economia del mare, infatti, deve fronteggiare le conseguenze che possono nuocere all’ambiente marino: il porto di Trieste riveste un ruolo importante nella catena alimentare, e a causa di gas nocivi derivati da grosse navi da trasporto merci che quotidianamente entrano nel nostro golfo e da quelli causati dal rigassificatore, si viene a creare una situazione che risulta incompatibile con un sistema naturalistico sano.
Una giusta strategia marina si concretizzerebbe infatti con la creazione di un’esatta politica trasversale per sostenere le risorse marine e quindi con una politica ambientale sostenibile per il mare.

Grazie alla Capitaneria di Porto e al corpo della Marina Militare con i rispettivi nuclei operativi nell’ambito marittimo, le nostre coste sono costantemente controllate e su queste si agisce con interventi ed indagini in ambito locale.
L’area marina protetta di Miramare, ad esempio, si trova sotto continuo monitoraggio, dove vige un’intensa attività di sorveglianza per la tutela dell’ambiente .

a cura di Teresa Zeleznik