Trieste, 10 aprile 2013 COMUNICATO STAMPA
Corridoio Baltico-Adriatico: attraverso "Batco" lo studio su come utilizzare infrastrutture e ridurre l'impatto ambientale.
Un corridoio fondamentale per lo sviluppo dei porti NAPA


Corridoio Baltico Adriatico e Porti del Napa (North Adriatic Ports Association), ovvero Trieste, Venezia, Koper e Rijeka, sono una via fondamentale per lo sviluppo del traffici merci e passeggeri. Le ricadute positive per il sistema dei trasporti, per il loro impatto ambientale e per lo sviluppo economico dei territori interessati: questi i potenziali benefici dello strategico asse logistico Baltico - Adriatico, di cui si è discusso questa mattina in Camera di Commercio di Trieste nel corso del convegno organizzato da Aries "Corridoio Baltico - Adiatico: sviluppo e prospettive".

<La Camera di Commercio di Trieste, attraverso Aries, è uno dei 18 partner, di 5 Paesi, coinvolti nel progetto "Batco", la cui finalità è studiare l'impatto e i vantaggi di questo corridoio logistico Nord-Sud che unisce il porto polacco di Danzica con gli snodi logistici italiani di Trieste e Ravenna - spiega Maurizio Salce, presidente della Consulta Trasporti dell’Ente camerale -. Questo Corridoio può diventare uno strumento efficacissimo non soltanto per il sistema logistico, ma anche per le PMI di tutti i territori che attraversa>. Aggiunge Mauro Zinnanti, Direttore del Servizio mobilità della Direzione Centrale delle Infrastrutture della Regione FVG <Questo asse è cruciale per la crescita complessiva del sistema dell'Alto Adriatico e quindi di primario interesse regionale e nazionale; il ruolo del progetto Batco, in tal senso, è fondamentale> .

Il Corridoio rientra nel piano strategico di sviluppo delle reti di trasporto transeuropeo della Commissione e del Parlamento Europeo. Spiega Ellen Kray in un video-messaggio dalla Commissione Europea: <Il Corridoio Baltico-Adriatico è un tassello fondamentale della rete globale e di quella centrale a cui si sta lavorando a livello europeo. L'intenzione è di ampliarlo ulteriormente e di collegarlo con altre città, come per esempio Varsavia, per dargli ulteriore respiro verso est. Un fronte su cui stanno lavorando già i paesi Baltici, che lo collegheranno ad altri corridoi di cui già fanno parte>. <Il lavoro svolto in Batco – ha concluso la Kray – dovrebbe essere seguito da vari Paesi europei, perché sol così si costruiscono delle reti ottimali che rispondono alle esigenze del sistema europeo da un lato, ma anche dei singoli territori>.

Il progetto Batco, operativo dal 2010 con un budget complessivo di oltre 3 milioni di euro punta a una sostenibilità efficace ed efficiente, rispettosa dell’ambiente e dello sviluppo dei territori attraversati dal corridoio Baltico – Adriatico. Hans Schuschning, leader del progetto Batco quale rappresentante del governo della Carinzia, in particolare sottolinea come uno dei primi risultati ottenuti dal progetto in vista della sua presentazione finale che si svolgerà il 20 giugno i Carinzia, evidenzi quanto <sia necessario un coordinamento tra i Paesi attraversati per ottenere i migliori risultati: se da un lato in Carinzia sono stati avviati i lavori per l’ultimazione di due importanti gallerie, anche gli altri partner sono attenti ad avviare interventi migliorativi sulla loro rete stradale e ferroviaria>. Batco coinvolge 18 istituzioni (tra cui per il Friuli Venezia Giulia Aries-Camera di Commercio di Trieste, Porto di Trieste e Regione Fvg) di 5 Paesi (Italia, Austria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca) attraversati dal Baltico-Adriatico impegnate a studiare e progettare assieme come migliorare il sistema dei trasporti e come il suo sviluppo riduca l’impatto sull’ambiente, analizzando anche come sviluppo economico e logistico possano trovare l’ideale combinazione. <Abbiamo già dei risultati importanti – ha anticipato Schuschning – se si guarda all’impatto previsto nel 2030 lungo la direttrice Neumarkt-Pack-Koralbahn (il tunnel da 33 km in fase di costruzione), dove on interventi su infrastrutture e politica dei trasporti si può arrivare a 10,5 milioni di tonnellate trasportate su ferrovia e 19,9 milioni su ruota, mentre se tutto rimanesse invariato il rapporto sarebbe ben diverso, ovvero solo 7,7 milioni di tonnellate con i treni e 19 milioni su gomma. Senza poi dimenticare l’impatto positivo sull’ambiente con la notevole riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Infine, anche sul fronte dello sviluppo economico e logistico abbiamo ottenuto risultati molto interessanti - conclude -. Emerge che lo sviluppo dà chiaro sostegno alle aziende presenti lungo asse>.

Fonte: Aries