La Cassa Depositi e Prestiti delinea i parametri che faranno da guida per le decisioni future sugli investimenti. L’idea di fondo sembra essere quella di istituire un coordinamento tra i terminal container chiudendo così la stagione dei cosiddetti “finanziamenti a pioggia”. Si tratta in sostanza di rilanciare la portualità italiana con un’azione sinergica che da una parte tenga conto della vocazione di ciascuno scalo e dall’altra valuti strategie differenziate per i porti che intercettano le rotte deep-sea. La Cassa Depositi e Prestiti fa anche capire che è necessario individuare gli interventi rilevanti dal punto di vista industriale e sostenibili sul piano economico: verranno privilegiate le opere che hanno il minor impatto possibile sulla finanza pubblica e il maggior valore aggiunto a livello di sistema. Infine si renderà opportuno capire con precisione per quali progetti sia necessario il contributo pubblico e per quali invece si possa richiedere un sostegno da parte di privati.