A sostegno del Porto di Trieste della sua logistica, della opportunità di sviluppo attraverso l’utilizzo dei punti franchi in chiave economica e produttiva, si sono espressi personaggi come Fabrizio Pallenzona (vice presidente di Unicredit), Pier Luigi Maneschi (Italia Marittima Spa), Enrico Samer & Co. Shipping Ltd), Cosmas Cosmidis ( ad di Cosnav Ship Managment), Franco Napp (ad di Depositi costieri Trieste Spa), ma anche Vittorio Sgarbi che rileva <come a pochi passi del Parlamento, Trieste è venuta a chiedere e a farsi ascoltare per investire su questa opportunità unica che è il Porto Vecchio. Una opportunità di crescita per tutta l’Italia>. Sgarbi che ha ricordato il vincolo da lui posto sul Porto Vecchio, da sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività culturali, definendolo un vincolo dinamico che consente un riuso che rispetta il valore storico, ma che consente un riadeguamento interno delle strutture per creare opportunità residenziali, culturali, commerciali e innovazione.
Sue Wake della World Free Zone Convention ha annunciato che il 2 e 3 luglio prossimi a Trieste si terrà la conferenza annuale. <I tempi sono maturi – ha dichiarato – per parlare a Trieste di zone franche e delle opportinità che offrono ai capitali investiti: gli esempi recenti della Cina, del medio Oriente, ma anche degli Stati Uniti, vanno seguiti anche dall’Europa. L’Europa – ha concluso – sta guardando alla crescita come non aveva mai fatto in passato e il bacino del Mediterraneo è una chiave strategica dello sviluppo di questi porti e dell’innovazione nel business europeo in tal senso parleremo proprio a Trieste a inizio luglio>.

Fonte: Autorità Portuale di Trieste