"La Logistica è il futuro prossimo del trasporto, dal livello locale a quello mondiale. Essa però non sostituisce le infrastrutture di trasporto, bensì le ottimizza: una logistica efficiente ha dunque bisogno di infrastrutture efficienti: porti, aeroporti, interporti, corridoi intermodali con strade e ferrovie, idrovie e così via".

Lo ha ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenendo a Padova al convegno sul tema "Le grandi infrastrutture del Nord Est e il nuovo Piano Nazionale della logistica 2011 - 2020, promosso dal Ministero dei trasporti. Bene il Piano nazionale della Logistica - ha aggiunto in sostanza Chisso - ma il miglioramento e l’adeguamento delle infrastrutture trasportistiche è e resta una precondizione, "che purtroppo nel nostro Paese incontra ancora troppi ostacoli: di tipo procedurale, politico e giurisdizionale. Il costo dei ritardi nell’adeguamento infrastrutturale sono invece, e da tempo, considerati una variabile indipendente che, in definitiva, si è tradotta in maggiori costi per la comunità e per i cittadini, disagi, vittime della strada, minore concorrenzialità, minore qualità della vita e così via".

Occorre colmare il divario infrastrutturale - ha detto in sostanza l’assessore - trovando anche nuove procedure e processi per fare in modo che le opere si facciano, nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile, mentre occorre sgombrare il campo da alibi di tipo ideologico, "come il nome TAV per quello che è un indispensabile nuovo fascio di binari, senza il quale non esiste la possibilità di spostare quote di trasporto da strada a rotaia".

Sul fronte della logistica - ha concluso Chisso - il Veneto è impegnato da anni su più fronti, da ultimo con la istituzione, nell’ottobre scorso, della "Cabina di regia della logistica", il cui obiettivo è di definire le nuove politiche per il rilancio dell’intermodalità ed il miglioramento dell’accessibilità agli interporti.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Veneto