In data 24 maggio, la Commissione europea ha comunicato ufficialmente alla Regione Friuli Venezia Giulia il suo parere favorevole alla nascita del Polo intermodale di Ronchi dei Legionari. La conferma del "via libera" dell'Europa al progetto per la realizzazione della nuova infrastruttura adiacente all'aeroporto, che permetterà un rapido e funzionale interscambio dei passeggeri tra i diversi sistemi di trasporto - aereo, ferrovia, "gomma" - è giunta dall'incontro che l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi ha avuto a Bruxelles, nella sede della Commissione Ue, con i responsabili della Direzione generale Concorrenza.

Sono state favorevolmente accolte tutte le spiegazioni che nel corso di quasi un anno sono state fornite alla Ue, ha osservato Riccardi (che ha ringraziato l'eurodeputato Antonio Cancian per la disponibilità e l'impegno profusi per agevolare il lavoro della Regione), con la necessità anche di ulteriori "affinamenti" al dossier a suo tempo presentato alle autorità comunitarie. Nel confronto con la Ue, infatti, occorreva soprattutto superare le resistenze comunitarie derivanti dal fatto che secondo Bruxelles le risorse finanziarie pubbliche da impegnare andavano a prefigurarsi come un "aiuto di Stat" e dunque "ad alterare il mercato".

Tra le altre cose, ad esempio, la Commissione europea riteneva che il previsto parcheggio di scambio auto-ferrovia a servizio soprattutto del trasporto pubblico locale andasse a generare benefici economici o che rappresentasse un "lucro" - mentre invece, di fatto, si tratta di un "costo" per le FS - la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria a Ronchi Aeroporto. La Commissione, insomma, ha ritenuto che il finanziamento pubblico "sia necessario e che i vantaggi che esso conferisce non siano sproporzionati, in quanto il finanziamento non incide negativamente sulla concorrenza e sugli scambi fra Stati membri".

Per la costruzione del Polo intermodale di Ronchi dei Legionari è previsto da parte della Regione un investimento complessivo di 6 milioni di euro: 5 milioni a favore dell'Aeroporto FVG e 1 milione di euro per RFI-Rete Ferroviaria Italiana. La positiva chiusura del "dossier Ronchi" da parte della Ue rappresenta un altro importante obiettivo nella strategia di rilancio dello scalo, segnala Riccardi: ora dovranno essere perfezionati tutti gli atti utili per consentire ad Aeroporto FVG di completare la fase progettuale della nuova infrastruttura e, successivamente, di avviare i lavori.

Le prime infrastrutture che potranno essere costruite (in un'area di circa 475mila metri quadrati tra lo scalo aeroportuale e l'attuale linea ferroviaria Venezia-Trieste, che corre a 250 metri dall'aerostazione) saranno la nuova stazione FS e un'autostazione per le corriere, creando in tal modo un vero e proprio "nodo" di scambio passeggeri aereo-gomma-ferro.

All'aeroporto di Ronchi, rispetto all'anno passato, il traffico del primo trimestre 2011 è cresciuto del 27 per cento per quanto riguarda i passeggeri e del 23 per cento per quanto riguarda le merci; il traffico passeggeri ha segnalato un incremento del 42 per cento tra aprile 2010 e aprile 2011. Come ha ricordato il direttore dell'Aeroporto Paolo Stradi, ieri a Bruxelles (in occasione della riunione dedicata al progetto per una metropolitana leggera tra i tre aeroporti di Ronchi, Lubiana e Venezia), a tutt'oggi in Italia sono solo sei gli scali aeroporuali effettivamente dotati di un collegamento intermodale.


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia