Tra i primi in Italia, il Tribunale di Trieste ha emanato, lo scorso 18 marzo, un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, con cui riconosce a un trasportatore le differenze tra i corrispettivi effettivamente ottenuti e i costi minimi di esercizio che per la tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato avrebbe dovuto invece ricevere, ai sensi dell’articolo 83 bis della legge 133/2008.

Il Tribunale di Trieste ritiene provata infatti la domanda da parte del trasportatore, riconoscendo come questi abbia ottenuto corrispettivi che non gli consentono di coprire i propri costi di esercizio e di salvaguardare la sicurezza stradale voluta dalla disposizione della legge 133/2008. Pertanto, ha provveduto ad emanare un decreto ingiuntivo per un importo di 126mila euro, somma riferita a 9 fatture relative a servizi di trasporto eseguiti in forza di contratto non stipulato in forma scritta.
Altri tribunali, come quello di Salerno o di Roma, stanno emanando, proprio in questi giorni, analoghi decreti ingiuntivi.

"La legge di riforma - spiega Paolo Uggè Presidente FAI /Conftrasporto - introduce il principio della responsabilità condivisa e consente non solo di poter recuperare le differenze maturate per il mancato riconoscimento dei costi della sicurezza ma anche di sanzionare i committenti o proprietari della merce e di intervenire anche nei confronti dei vettori esteri che operino in spregio alle norme della sicurezza della circolazione e sociale.
Una legge quindi che consente la possibilità a chi vuol essere imprenditore di poter far valere i propri diritti nelle trattative con i rispettivi committenti.
Questa prima sentenza del Tribunale di Trieste - conclude Uggè - conferma la funzionalità del sistema ed è importante unirsi alla richiesta, che da tempo Unatras da sola rivolge al Governo, per ottenere quei controlli che sono la condizione per far funzionare le nuove regole introdotte. La mancanza dei controlli è quindi l’elemento che fino ad oggi impedisce la piena applicazione di una riforma che potrebbe determinare migliori condizioni per tutti i nostri operatori".

Fonte: Conftrasporto