Friuli Venezia Giulia e Veneto marciano in piena sintonia sull'asse ferroviario europeo ad alta velocità, e hanno idee chiare e condivise sul tracciato. È questo il messaggio che i presidenti delle due Regioni, Renzo Tondo e Luca Zaia, hanno voluto trasmettere al coordinatore del Progetto ferroviario prioritario TEN-T n. 6 dell'Unione europea, Jan Laurens Brinkhorst, in occasione di un vertice promosso dall'associazione Transpadana, che si è svolto alla Camera di commercio di Trieste.

In due giorni sono stati quindi lanciati due chiari segnali all'Unione europea: il 12 ottobre la firma dell'accordo sulla tratta transfrontaliera Trieste-Divaccia, tra i Governi italiano e sloveno; il 13 la manifestazione della volontà del territorio di procedere in modo unitario per completare entro l'anno la progettazione preliminare dell'asse che attraversa Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Prima della riunione in Camera di commercio, i presidenti Tondo e Zaia hanno incontrato il coordinatore europeo a porte chiuse, nella sede della Presidenza della Regione, per confermare la sintonia sul progetto. A coordinare il vertice nella sede camerale è stato Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio di Trieste e presidente della parte pubblica di Transpadana, l'associazione pubblico-privata che sostiene il progetto dell'alta velocità ferroviaria.

Oltre a Tondo e a Zaia, e a Brinkhorst, hanno partecipato alla riunione l'assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, i presidenti di Confindustria del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Calligaris, e del Veneto, Andrea Tomat. "Sin dal 1991, con la legge 19, il Parlamento italiano ha assegnato alle Regioni del Nordest - ha ricordato Tondo - un ruolo primario al servizio del Paese per la penetrazione economica e commerciale nell'Est europeo. Su questa strada si è fatto molto. Adesso la stessa partita si gioca sulle infrastrutture".

Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno avviato in questi ultimi anni progetti infrastrutturali di grande rilievo: il passante di Mestre, il nuovo aeroporto di Venezia, la terza corsia dell'autostrada "A 4". Questo disegno deve essere adesso completato con l'asse ferroviario ad alta velocità, che ha una rilevanza strategica anche per lo sviluppo dei porti di Trieste e Venezia e di quelli dell'intero arco Nord Adriatico. "Abbiamo trovato la sintesi - ha detto Tondo - e siamo in grado di andare avanti. Dimostriamo così all'Unione europea che questa è una parte del Paese in cui le cose si fanno. Da Bruxelles ci aspettiamo, adesso, la necessaria collaborazione per realizzare un asse di rilevanza strategica non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa, per mettere in collegamento la parte occidentale con quella orientale".

Per l'assessore alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, in questa fase è necessario completare rapidamente la fase di progettazione, premessa indispensabile per concorrere all'assegnazione dei finanziamenti nazionali ed europei per poter aprire i cantieri delle opere. Anche il presidente del Veneto Zaia ha sottolineato la capacità di "fare squadra", nella consapevolezza che "assieme si fa molta più strada". Zaia ha confermato che a RFI-Italfer, la società che sta preparando il progetto preliminare, è stato dato mandato di studiare un percorso parallelo alla costa, perché di minore impatto ambientale e per porre l'alta velocità anche al servizio dello sviluppo turistico delle spiagge venete.


Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia