"Sulla scia dell'allargamento ad Est dell'Unione europea i porti dell'Alto Adriatico hanno acquisito maggiore importanza per la Baviera nel corso degli ultimi anni''.
"Tramite questi scali, infatti, il comparto logistico bavarese può accedere molto più velocemente all'area del Mediterraneo, al vicino Oriente ed all'Asia, piuttosto che attraverso il mare del Nord. Il porto di Trieste riveste quindi un ruolo particolarmente significativo per il settore dei trasporti della Baviera", ha confermato in sede di presentazione della visita il vice ministro dell'Economia, delle Infrastrutture, dei Trasporti e delle Tecnologie del Land della Baviera, Katja Hessel, che sta guidando una delegazione istituzionale e commerciale bavarese in viaggio di studio alle strutture logistiche del Friuli Venezia Giulia.

Una ''consistente'' (come la stessa Hessel ha segnalato) delegazione di operatori bavaresi che viene a confermare, ha osservato a Trieste l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, l'interesse della Baviera e del suo sistema economico per Trieste e l'intero ''range'' portuale alto-adriatico, ''che dobbiamo pensare e sviluppare anche in prospettiva sopraregionale ed internazionale''.

Nel suo saluto ufficiale al vice ministro Hessel, dopo l'intervento del presidente dell'Autorità portuale giuliana Claudio Boniciolli (che ha ricordato il progetto portuale di ''rubare'' al mare circa 200 ettari di banchine), l'assessore Riccardi ha segnalato i programmi di sviluppo dell'assetto portuale del Friuli Venezia Giulia, che peraltro non può ''crescere'' senza aree retroportuali e collegamenti ferroviari, hanno concordato Boniciolli e Riccardi.

''La competitività dei porti dell'Adriatico settentrionale - ha quindi sottolineato l'assessore - non può transigere da nuove connessioni ferroviarie Ovest-Est (dalla Francia verso l'Ungheria) e Nord-Sud, grazie a quel Corridoio Baltico-Adriatico per il quale siamo in pressing sulla Ue per un suo riconoscimento tra i progetti prioritari europei anche in considerazione del fatto che la linea della Pontebbana, oggi largamente sotto utilizzata, ne rappresenta la terminazione meridionale''.

Agli operatori bavaresi Boniciolli ha poi ricordato la possibilità per i capitali bavaresi e tedeschi di acquisire partecipazioni finanziarie di "Adriafer" - la società ferroviaria (presieduta da Franco Gropaiz) che gestisce il traffico su rotaia nel porto di Trieste - che a breve metterà sul mercato circa il 60 per cento delle sue quote societarie.


Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia