Si sono incontrati presso l’Autorità Portuale alcuni dei soggetti interessati alla linea Ravenna-Catania per esaminare l’influenza che la crisi della società pubblica "Tirrenia" ha prodotto sulla linea stessa, che pure in questi anni ha costantemente avuto performances vicine alla saturazione e avrebbe avuto da anni i requisiti di mercato per l’attivazione di una terza nave.

Gli interessati, considerando che il servizio dal porto ravennate si sta svolgendo con assoluta regolarità, hanno rimarcato la loro volontà di dare continuità a tale linea anche a fronte del fatto che il commissario straordinario della società, in amministrazione straordinaria ex decreto Marzano, ha assunto misure che potrebbero porre difficoltà ai numerosi soggetti ravennati interessati dalla linea: Terminal (T&C), Cooperativa Portuale, Impresa Compagnia Portuale, Agenzia Marittima SPEDRA, servizi tecnico nautici.

È evidente che la linea Ravenna-Catania ha per il porto di Ravenna una importanza fondamentale, così come per il cabotaggio nazionale: essa è infatti l’unica linea di cabotaggio nazionale in Adriatico, vanta percentuali di riempimento inarrivabili per tutte le altre linee, assicura lavoro nel
porto di Ravenna e benefici ambientali a scala nazionale, togliendo quasi 40.000 TIR dalle strade d’Italia ogni anno.

Nonostante le difficoltà gli operatori interessati hanno dichiarato la loro disponibilità a continuare a svolgere i servizi atti a consentire la prosecuzione della linea, proprio in virtù della sua valenza.

L’Autorità Portuale di Ravenna sta attivando, insieme alle altre Autorità Portuali e a livello di Assoporti, iniziative per intervenire sul Ministero delle Infrastrutture e Trasporti affinché queste problematiche trovino una risposta certa, celere e positiva, come pure verso le istituzioni locali, i parlamentari, le associazioni di categoria, affinché queste istanze trovino adeguato supporto.


Ufficio stampa - Autorità Portuale di Ravenna