Dopo il successo delle tappe a Vienna e Monaco, il Porto di Venezia, grazie al contributo di Promos, azienda speciale per le attività internazionali della CCIAA di Milano, sbarca a Milano presso la Camera di Commercio. Scopo dell’iniziativa è approfondire l’analisi e migliorare le proposte legate al sistema di servizi ed infrastrutture che collegano l’Italia e l’Area Mediterranea. In tale ottica, si inserisce la presentazione da parte di Visemar Line e Venezia Logistics del nuovo servizio settimanale di linea che da Venezia raggiungerà i porti di Alessandria (Egitto) e Tartous (Siria) e dei collegamenti ferroviari e fluviali dedicati, che porteranno le merci dal Mediterraneo alla regione lombarda via Venezia con cadenza bisettimanale.

“Intensificare i collegamenti fra le imprese lombarde e il Porto di Venezia rappresenta un passo molto importante per consolidare i rapporti commerciali con l’area economica Mediterranea - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos – L’iniziativa presentata oggi è solo una delle tante sostenute da Promos e Camera di Commercio di Milano sul tema Mediterraneo. Promos ha infatti attivato da oltre due anni, un Osservatorio permanente per le infrastrutture del Mediterraneo, che intende monitorare costantemente lo sviluppo infrastrutturale della Sponda Sud e della Sponda Nord, per presentare alle aziende italiane tutte le opportunità di sviluppo e collaborazione reciproca”.

Il Porto di Venezia è rappresentato in questa importante vetrina internazionale dal Segretario Generale dott. Franco Sensini e da Venezia Logistics.

Il progetto presentato, operativo dall'estate 2010, prevede un ulteriore collegamento ferroviario (271 km) con capacità e orario di partenza fissi nell’arco della settimana che garantisce la consegna regolare delle merci a tutto l’hinterland lombardo.
Da Venezia partiranno infatti due treni a settimana (il martedì e il giovedì) diretti allo scalo ferroviario di Melzo (Mi) da dove poi la merce verrà inoltrata a tutto il mercato regionale grazie a sinergie con gli operatori logistici locali. La prospettiva di sviluppo della linea, prevede l’aggiunta di una terza corsa settimanale e il prolungamento a una destinazione piemontese.
L’attivazione di un collegamento ferroviario regolare è stato fortemente voluto dal Porto di Venezia, ma anche richiesto dagli operatori della regione in quanto ritenuto il vettore fondamentale per l’implementazione dei traffici da e per Venezia e per poter così sfruttare anche i collegamenti in partenza dallo scalo lagunare per l’export.

La seconda soluzione proposta è il servizio settimanale di trasporto di container su chiatta lungo l’unica via navigabile italiana, il Po. Il vettore fluvio-marittimo - puntuale ed ecosostenibile - è in grado di offrire un collegamento regolare tra Cremona e Venezia grazie a 5 chiatte in classe quinta europea sfruttando il Canale Fissero Tartaro Canalbianco e il tratto navigabile del Po. Da Venezia quindi è possibile raggiungere Mantova 365 giorni all’anno e Cremona per 220 giorni all’anno. Infine, quando verrà completata l’ultima tratta da Cremona a Pizzighettone (Mi), il capoluogo lombardo avrà a disposizione un collegamento privilegiato per il Nordest e il Mediterraneo.

“I traffici generati dalla nuova linea tra il porto di Venezia e quelli del Mediterraneo orientale interesseranno l’area economica della pianura padana fino alle regioni del centro Europa, infatti i settori in cui si concentrano i traffici sono quelli dei prodotti energetici e agroalimentari e dei manufatti - dichiara il Segretario Generale del Porto di Venezia Franco Sensini - I flussi dei primi due sono quasi esclusivamente in import per le regioni del nord Italia, mentre quelli dei manufatti sono bilanciati nelle due direzioni. Lombardia e Veneto importano quindi dalle aree Medio Oriente e dell’Africa settentrionale oltre il 6,1% del totale dei manufatti e ne esportano il 9,2%. È sulla base di questa analisi - conclude Sensini - che abbiamo organizzato i servizi dedicati al mercato lombardo, in particolare quello orientale, e che sono certo riporteranno lo scalo lagunare ad essere punto di riferimento per tutta la regione e il suo hinterland”.

Ufficio stampa - Autorità Portuale di Venezia