Fuori dalle aule scolastiche, studio ed esercitazioni pratiche sono certamente più produttivi. Meglio ancora se le lezioni si svolgono a bordo di una nave, nel Golfo di Trieste, dove la preparazione tecnica dei futuri professionisti del mare si integra con nozioni di biologia marina.

L’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) e l’Istituto Statale di Istruzione Superiore T. di Savoia di Trieste hanno fatto rete, organizzando lezioni in cui gli studenti hanno messo a frutto la teoria cimentandosi, in parallelo, nell’attività principe per lo studio biologico del mare: la raccolta di campioni.
Teatro delle esercitazioni è stata la nave scuola Umberto d’Ancona, già di proprietà del Cnr di Venezia e ora dell’Istituto Nautico, dotata di ecoscandagli, radar, Gps e di due laboratori per esperimenti umidi e secchi.


Dice Bruno Cataletto, biologo marino di OGS, che ha insegnato agli studenti i metodi di campionamento: “Abbiamo prelevato campioni d’acqua con le bottiglie Niskin e misurato temperatura, pH e salinità. L’entusiasmo di questi ragazzi è stato tangibile quando abbiamo raccolto campioni biologici (organismi planctonici) con i retini”.

“Non avremmo potuto offrire ai ragazzi queste attività se la nave non fosse stata recuperata in modo ottimale, grazie alla sensibilità di chi ha mostrato di capire l’importanza delle attività di formazione legate al mare, in una città di mare: Fincantieri (preziosi i consigli dell’ingegner Salvagno), Ocean, Tripmare, Cartubi, Jotun, Petrol Lavori SrL e altri ancora. A loro va il mio ringraziamento personale e quello del nostro preside, Raffaele Marchione” ha detto Sergio Cossi, referente del progetto “Nave Scuola”.

 

Alle matricole del primo anno, invece, Cataletto ha spiegato il funzionamento degli ecosistemi presenti nel Golfo di Trieste e il ruolo dei principali organismi nella catena alimentare. “Sono piccoli semi quelli che OGS sta spargendo nel campo della formazione, alleandosi con gli istituti scolastici del territorio per portare un contributo anche nel settore educazione” ha commentato Paola Del Negro, direttore del dipartimento di Oceanografia di OGS. “Alcuni germogli stanno già spuntando. Bisogna proseguire lungo questa strada con determinazione, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà”.


Ufficio Stampa:  Ogs - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale