È con viva soddisfazione che l’Istituto di Cultura Marittimo Portuale ha appreso il risultato del Bando di gara regionale per la "valorizzazione dei siti di archeologia industriale nel Friuli Venezia Giulia" che vede il progetto presentato dall’Autorità Portuale classificarsi primo in graduatoria, con il migliore punteggio tra le domande concorrenti (dieci).

Con il finanziamento acquisito e con l’ulteriore contribuito che l’Autorità Portuale metterà a disposizione per il completamento del progetto, verrà costituito un Polo Museale del Porto di Trieste all’interno dell’area del Porto Vecchio, una delle zone in via di riconversione più straordinarie della Città. Il progetto presentato comprende sei sottoprogetti elaborati dalla direzione tecnica dell’Autorità Portuale con la partecipazione (restauro macchinari) della Wärtsilä - Trieste.

L’idea del Polo Museale nasce dalla volontà di conservare la memoria di uno spazio davvero significativo per la storia della città e della progettazione portuale a livello internazionale, per costruire un luogo che possa valorizzare i molti materiali dell’archivio oggi sparsi in diverse sedi. Un Polo Museale che divenga luogo di studio e valorizzazione del ricca storia della portualità triestina.

Per questo progetto è stata costituita la Fondazione dell’Autorità Portuale, l’Istituto di Cultura Marittimo Portuale, ente preposto a valorizzare i beni culturali e a consentirne la fruizione al pubblico. L’Istituto di Cultura ha già realizzato una stretta sinergia con importanti istituzioni Nazionali come la Fondazione Fincantieri, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano e l’Associazione Marinara Aldebaran per il trasferimento di beni, esperienza gestionale museale ed il completamento progettuale del Polo Museale.

Un Polo Museale all’avanguardia, luogo di studio della portualità e della navigazione, pensato per essere visitato in maniera interattiva e dinamica da un vasto pubblico. Un nuovo spazio pubblico per la Città e la Regione. L’idea portata avanti dall’Autorità Portuale di Trieste è quella di realizzare un Polo Museale integrato che unisca l’archivio storico del Porto di Trieste, degli spazi di studio, sale di lavoro e conferenza, spazi multimediali, un luogo per delle mostre temporanee collegate al tema della navigazione, uno spazio per raccontare la storia del Porto di Trieste, del Porto Vecchio e della vita lavorativa che vi si svolgeva e in parte ancora svolge.

Proprio con tale spirito, la dicitura ‘Polo Museale’ vuole rappresentare la volontà di superare la logica di mero museo o archivio e di creare un sistema complesso e articolato che offra la massima interattività per i cittadini fruitori dei materiali esposti. Sistema museale espandibile nel tempo con l’acquisizione di nuovi materiali e la sistematizzazione di ulteriori spazi espositivi all’interno del sistema del Porto Vecchio.

Il Porto Vecchio è un patrimonio di archeologia industriale, unico in Europa, che rischia di rovinarsi a causa dell’inevitabile deterioramento dovuto al trascorrere del tempo. L’Autorità Portuale di Trieste, tramite l’Istituto di Cultura Marittimo Portuale, sta pertanto lavorando per la riqualificazione di tutta l’area, un’operazione molto vasta e complessa, che prevede, nella massima tutela, la trasformazione di molte funzioni e l’immissione di nuove attività in questa eccezionale parte di Città. Per questo appare di grande interesse il progetto di fare della Centrale Idrodinamica e della Sottostazione Elettrica un luogo di memoria attiva della costruzione del Porto Vecchio, della portualità triestina e uno spazio espositivo e di conservazione degli archivi dell’Autorità stessa.

Il progetto è finalizzato alla valorizzazione e all’opportuno riuso di un patrimonio che non è soltanto architettonico e storico, ma soprattutto culturale e umano, in quanto testimonianza concreta di uno degli aspetti fondamentali dell’identità cittadina e dell’ampia regione economica che ha da tempo nel porto di Trieste il suo essenziale riferimento per i trasporti marittimi.

Dal punto di vista tecnico conservativo, l’ottimo grado di conservazione generale di macchinari e delle strutture ne rendono delicata la conservazione. Nel caso del Porto Vecchio, infatti, non si tratta soltanto di tutelare un singolo macchinario (magari trasportandolo in un museo della tecnologia), bensì di conservare e musealizzare un intero sistema operativo. La Centrale Idrodinamica e la Sottostazione Elettrica, infatti, hanno rappresentato il vero cuore operativo dell’intero sistema portuale, e la loro conservazione non può procedere attraverso amputazioni o spostamenti, pena la perdita completa della parte più importante del messaggio di unità che si intende evidenziare attraverso le opere di salvaguardia e valorizzazione.

Il Polo Museale unirà in un unico sistema la Centrale Idrodinamica, di cui sono già stati avviati, in collaborazione con la Soprintendenza, i progetti di restauro esterno e sono stati approvati i progetti definitivi per l’allestimento e la trasformazione in spazio espositivo e sale convegni; e la Sottostazione Elettrica, di cui è stato approvato il progetto definitivo per l’allestimento dell’archivio dell’Autorità Portuale al suo interno.

Successivamente, negli spazi esterni, verrà collocato il sommergibile “Fecia di Cossato” testimonianza della “civiltà dei cantieri” che ha fortemente caratterizzato lo sviluppo industriale giuliano. Il progetto di musealizzazione del sommergibile sarà oggetto di altra proposta di finanziamento, è stato infatti escluso dalla richiesta di finanziamento non rientrando nella più restrittiva normativa comunitaria cui il Bando fa riferimento.

Quindi l’archivio, gli spazi espositivi sul tema della navigazione sottomarina, il museo storico del Porto Vecchio, il museo della vita e del lavoro nello scalo triestino diventeranno un unico sistema coordinato a disposizione della città, del pubblico e degli studiosi.