Continua l’attività di marketing territoriale del porto di Trieste. Dopo Pordenone e Udine, lo scalo giuliano ha scelto la cornice del Festival Città Impresa di Vicenza per presentare le opportunità di sviluppo che può offrire lo scalo all’imprenditoria del Nord-Est. Alla sua nona edizione, l’evento sarà un vero e proprio laboratorio di riflessione e confronto a 360 gradi sull’economia e sullo sviluppo dei territori. Filo conduttore della tre giorni sarà una ricognizione dello stato dell’economia reale e delle condizioni per far ripartire gli investimenti industriali. Vicenza diventerà centro di aggregazione per opinion leader, imprenditori e attori della società civile. Oltre cento saranno i relatori per questa edizione, tra cui i ministri Pier Carlo Padoan, Maurizio Martina, Marianna Madia, Giuliano Poletti.

Venerdì 1 aprile  alle ore 15.30  presso la Fondazione Zoé, Corso Andrea Palladio 36, a Vicenza, si svolgerà la tavola rotonda TRIESTE, UN PORTO PER L’INDUSTRIA DEL NORD-EST. Servizi intermodali e regime di punto franco: quali opportunità per le imprese?”. Aprirà i lavori il Commissario dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino. A seguire le testimonianze degli operatori triestini: Fabrizio Zerbini, presidente Trieste Marine Terminal; Francesco S. Parisi, presidente Francesco Parisi Casa di Spedizioni; Paolo Nassimbeni, project Cargo e Logistic manager, Samer & Co. Shipping.  In conclusione gli interventi di Manuel Scortegagna, amministratore unico della Scortrans e Roberto Tosetto, direttore dell’Interporto Padova. Moderatore dell’incontro sarà Alessandro Zuin, giornalista del Corriere del Veneto.

“I porti si promuovono girando  il mondo, - ha affermato il Commissario D’Agostino - ma non sempre sono radicati al territorio. Parlare di porti non vuol dire parlare solo di mare, ma soprattutto di terra.  Integrare il porto con le piattaforme retroportuali significa integrare il porto con il territorio e le sue realtà produttive. Solo ancorando i porti al territorio avremo modo di unire mare e terra. Saremo partner di Città Impresa perché desideriamo creare maggior dialogo con l’industria e le imprese per le quali possiamo diventare un punto di riferimento. Soprattutto saremo a Vicenza perché ci vogliamo interrogare su quale ruolo possono avere i porti per il territorio, su quale sia la loro funzione a supporto dell'economia locale”.

Trieste è un porto che sta puntando molto sullo sviluppo dell’intermodalità. Dallo scalo giuliano partono più di 400 treni al mese diretti non solo verso il centro Europa, ma anche verso il Nord Italia, Nord-Est compreso. Nel primo bimestre 2016 il traffico ferroviario è aumentato del 30%, con buone previsioni di crescita. “Fino agli anni Ottanta – ha concluso il Commissario -  il porto di Trieste conservava al proprio interno attività di manifattura, che sono poi venute meno progressivamente con gli anni Novanta. Ora, mutate le condizioni economiche, e considerato il fatto che lo scambio di merci extraeuropee è la norma, siamo pronti a  riproporre un modello non solo funzionale e conveniente, ma anche capace di sostenere lo sviluppo dell'intero territorio, con un posizionamento strategico per quanto riguarda i mercati comunitari”.