Soffia il vento dell’ottimismo all’Autorità Portuale di Trieste: finalmente, dopo alcuni anni di di atmosfera “pesante”, una brezza sta diradando le nebbie che impedivano di guardare al futuro con un nuovo entusiasmo, grazie anche la consapevolezza di un forte appoggio da parte delle Istituzioni e degli operatori portuali tutti. Un vortice che coinvolgerà la città durante l’Open day 2015, il cui programma è stato presentato oggi dal Commissario straordinario del Porto di Trieste Zeno d’Agostino, che ha ricevuto l’elogio per il suo impegno per lo sviluppo dello scalo dai rappresentanti delle associazioni di categoria e dei terminalisti presenti alla Torre del Lloyd.
Fondamentale aprire il porto di Trieste non solo in un’ottica di promozione internazionale – ha sottolineato Zeno d’Agostino – bensì anche al contesto cittadino. Il rapporto città-porto, molto complesso perché implica un intreccio di attività e criticità che, di fatto, influiscono sulla vita delle persone, va compreso e migliorato, ove possibile. In Italia non esistono esempi nei quali tale rapporto venga vissuto con la necessaria positività, come ad esempio, all’estero, ad Amburgo. Per questo ci stiamo impegnando – ha concluso D’Agostino, anticipando che l’evento sarà riproposto a Primavera 2016 – a far conoscer il nostro porto, affinché diventi parte di ognuno di noi (e da qui #ilmioporto).
L’area portuale – ha sottolineato il presidente dell’Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, Stefano Visintin – frequentatissima dagli operatori è poco conosciuta dalla loro stesse famiglie, per ovvi motivi di sicurezza. Crediamo che eventi del genere vadano ripetuti periodicamente, soprattutto coinvolgendo i più giovani, attraverso le scuole.
Il porto di Trieste – ha aggiunto il presidente di Confindustria Venezia Giulia, Sergio Razeto – è l’azienda più importante della città e con la maggiore prospettiva di durata, senza il quale alcune industria (come Warstila, Redaelli, Arvedi) non potrebbero operare su questo territorio. Auspichiamo che il chiarimento sull’uso del Punto Franco – allo studio dell’Autorità Portuale per capirne i reali benefici – e la risoluzione del problema del sito inquinato (che coinvolge anche il Canale navigabile) consentano la tanto attesa crescita dello scalo.
La sinergia porto-città – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Nazionale Terminalisti Portuali FVG, Fabrizio Zerbini – è un ulteriore tassello della nuova marcia impressa dal Commissario D’Agostino in questi primi mesi dal suo insediamento: un approccio molto più adeguato alle esigenze dello shipping, con una visione molto più orientata ai traffici internazionali e che potrà rafforzarsi con l’approvazione della Legge sui porti e il conseguente passaggio all’Autorità Portuale di Trieste degli scali di Monfalcone e di Porto Nogaro. Stiamo procedendo insieme, terminalisti e spedizionieri a fianco del Commissario D’Agostino, e finalmente con tutte le Istituzioni, condividendo un progetto di sviluppo del porto e del territorio in chiave internazionale.
 
 Federica Zar