Con la vernice inaugurale di domenica 3 luglio, si è aperta la Biennale Diffusa al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, che viene così "restituito" alla città e, fino al 27 novembre 2011, ospiterà le opere di 127 artisti del Friuli Venezia Giulia - pittori, scultori, ceramisti, fotografi, videoartisti, grafici, designer - oltre alla sezione dedicata agli artisti dei Paesi InCe.

Complessivamente sono 172 gli artisti rappresentati nel percorso espositivo. Da lunedì 4 luglio fino al 27 novembre, ogni giorno dalle 10.00 alle 21.00 e nelle giornate del venerdì e sabato dalle 10.00 alle 23.00, la Biennale Diffusa sarà visitabile in uno scenario davvero impareggiabile, un padiglione che per la prima volta viene utilizzato e aperto al pubblico schiudendo gli accessi del Porto Vecchio, in un’ideale estensione della Biennale allestita all’Arsenale di Venezia dov’è accolto il Padiglione Italia.

Coordinata da Pietro Colavitti e Rossella Gerbini, la commissione incaricata di selezionare gli artisti per l’allestimento al Magazzino 26 è composta da Carolina Lantieri Piccolomini, Barbara Fornasir, Federica Luser e da Giuliana Carbi per la sezione InCE, nonché da Metroarea di Tazio di Pretoro e Giulio Paladini per l’aspetto tecnico, e ha lavorato in stretto collegamento con il Comitato di studi coordinato da Vittorio Sgarbi. Il progetto espositivo è organizzato grazie alla disponibilità e collaborazione della Società Investitrice Portocittà che ha ottenuto la concessione demaniale dell’area.

Il recupero del Magazzino 26 è stato realizzato su un progetto di Autorità Portuale aggiudicato dall'impresa Maltauro de Eccher, con direzione dei lavori affidata all’architetto Paolo Portoghesi e con progetto relativo al restauro dell'architetto Rossella Gerbini. Al terzo piano del Magazzino 26 gli artisti del Friuli Venezia Giulia potranno godere di un contesto espositivo di altissima suggestione, straordinaria testimonianza del patrimonio di architettura portuale-industriale di Trieste, assimilabile ai porti del nord-Europa e in particolare alla Speicherstadt di Amburgo. Un’area della città che si estende da Barcola al Canal Grande e comprende ancora oggi i cinque moli originari, la diga foranea realizzata nel 1875, la Centrale idrodinamica (unica al mondo, completa dei suoi macchinari), la sottostazione elettrica di riconversione e i maestosi magazzini.

Il percorso espositivo allestito al Magazzino 26 presenta al primo piano la sezione InCe, promossa dall’Iniziativa Centro Europea e curata dal Comitato "Trieste contemporanea", con opere di una quarantina di artisti residenti nei paesi InCE, di origine italiana o con forti legami con l’Italia (per formazione, lunga permanenza o attività didattica), e di artisti italiani operanti nei paesi membri dell’InCE. Gli artisti, rappresentativi di 17 Paesi (esclusa l’Italia, coperta dalla parte regionale), sono stati individuati anche attraverso la collaborazione entusiastica e fattiva delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero (ambasciate / istituti italiani di cultura), con il supporto del Ministero degli Affari Esteri.

La sezione offre dunque l’opportunità per uno sguardo inedito nei percorsi legati non solo all’arte contemporanea nei Paesi InCe, ma anche all’evoluzione delle collaborazioni in atto fra l’Italia e gli artisti che gravitano in quest’area. Al secondo piano sono esposte opere dei fotografi di Italo Zanier: Elio Ciol, Ulderica Da Pozzo, Mario Sillani Djerrahian, Pierpaolo Mittica, Mauro Paviotti, Donato Riccesi. E al terzo piano si apre il percorso espositivo della Biennale Fvg, che annovera 127 nomi di primissimo piano della scena artistica internazionale del nostro tempo, a cominciare da Giuseppe Zigaina (presente già negli spazi di introduzione del percorso espositivo con opere omaggio a Pier Paolo Pasolini), Nane Zavagno, Franco Dugo, Gillo Dorfles, Giorgio Celiberti, Fabrizio Roma Serse, Emanuela Marassi, Paolo Cervi Kervischer, Romano Abate, Manuela Sedmach, Piccolo Sillani, Livio Rosignano, Alice Psacaropulo, Renato Calligaro, Sergio Altieri, Lorena Matic, Qing Yue … e molti altri. Va segnalato che nel percorso espositivo è inclusa anche una sezione dedicata alle Accademie e Istituti d’Arte della Regione.


Fonte: Ufficio stampa - Biennale Diffusa Trieste