Con la presenza di 25 relatori provenienti da 10 Paesi e 24 interventi succedutisi in due giornate fitte di lavori, contornati da stage, esercitazioni e dimostrazioni pratiche con due recordmen mondiali di immersione in apnea, va in archivio con successo la prima edizione di Adriatic World, manifestazione che si è tenuta a Trieste sabato 4 e domenica 5 giugno presso la Stazione marittima del Molo IV con ingresso libero e che in questa sua edizione d'esordio ha inteso esaminare i variegati aspetti e le molteplici attività correlate al Mare.
Più che l'affluenza di pubblico, sia pur nutrita, va sottolineato il successo dei convegni e la rilevanza scientifica degli interventi dei relatori, esperti qualificati, scienziati e addetti ai lavori che hanno offerto informazioni estremamente significative inerenti il mondo della subacquea, tanto per gli appassionati degli apparecchi di autorespirazione, che per i praticanti la disciplina dell’apnea, senza dimenticare i semplici fruitori del mare a vario livello che hanno affollato la Stazione marittima del Molo IV.
L'evento è stato inaugurato sabato 4 giugno dal saluto del Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, Ammiraglio Antonio Basile, il quale - oltre a formulare l'augurio per la buona riuscita di una manifestazione che parla di mare in tutte le sue variegate forme - ha sottolineato la partecipazione dell’istituzione triestina rappresentata dal Nucleo Sommozzatori della Capitaneria di Porto di Genova e dal C.F. (CP) Diego Tomat, autore nella giornata di domenica di un intervento di presentazione del nuovo e recentemente emanato “Regolamento per la disciplina delle attività subacquee a scopo sportivo, ricreativo, didattico o a fini scientifici” dalla stessa Capitaneria di Porto di Trieste.

La notevole concentrazione di personalità scientifiche che si sono alternate ai microfoni di Adriatic World è stata coordinata dal giornalista Rai Marco Buzziolo. Roberto Bolelli, Alessandro Damico ed Edoardo Natelli di Trieste Sommersa Diving hanno illustrato il progetto di sviluppo delle attività subacquee attraverso la realizzazione di un Parco Navale subacqueo ecologico - visitabile sia da subacquei che non con l’ausilio di un sommergibile - che sorgerà in un’area di 55mila metri quadri a ridosso della zona wafer della Riserva Marina di Miramare grazie all’affondamento, previa bonifica, di un’iniziale unità dismessa della Marina Militare Italiana a una profondità di 19 metri.
Il fisiologo prof. Costantino Balestra della Libera Università di Bruxelles ha relazionato circa l'avanzamento degli studi che, sviluppati scientificamente in stretta connessione e con l'apporto della comunità subacquea, presentano interessantissimi risvolti per applicazioni sia spaziali che mediche rivolte a degenti a seguito di interventi chirurgici, ma anche a categorie svantaggiate come soggetti diversamente abili ed anziani. L'esperienza degli apneisti, che dimostra l'incremento del livello di epo (Ecoproietina) prodotta naturalmente nel sangue durante le immersioni, trova applicazione pratica nella cura dei pazienti attraverso la medicina iperbarica. Il meccanismo studiato nell’apneista ha già trovato concreta applicazione nel campo del trattamento terapeutico dell’anemia, nella ricerca sul cancro e nella riduzione degli effetti dello schock operatorio.

I professori Wilhelm Weslau e Roswitha Prohaska, dalla vicina Austria, si sono soffermati sugli incidenti subacquei; il ruolo del FOP (Forame Ovale Pervio) nell'incidentistica e quello dell’ossigeno nella decompressione sono stati illustrati rispettivamente dal dott. Peter Germonprè dell'Ospedale militare “Queen Astrid” di Buxelles e dal dott. Jacek Kot, specialista in Anestesia e Rianimazione del Centro Nazionale per la Medicina Iperbarica dell'Istituto di Medicina Tropicale marittimo di Gdynia, in Polonia.

Il DAN Europe (istituto di ricerca conosciutissimo nel mondo della subacquea) attraverso le parole di Massimiliano Pieri ha esortato la comunità subacquea a prendere coscienza del valore della ricerca partecipata, invitando i subacquei a rendere disponibili i dati fisiometrici delle proprie immersioni inserendoli in una raccolta di dati atta a sviluppare la sicurezza di tutti.
Sal?h Murat Eg?, PhD in ingegneria biomedica all'Univeristà di Bo?az?ç? in Turchia, ha considerato in questo senso la possibilità di inviare direttamente al DAN Europe la telemetria dell'immersione appena eseguita.

In mattinata il Nucleo Sommozzatori della Capitaneria di Porto ha svolto una dimostrazione pratica del recupero in mare di un infortunato con l'ausilio di una motovedetta e di una unità leggera.
Presenti anche la dottoressa Paola Del Negro dell'OGS di Trieste, Istituto che, supportato dalla Regione, da marzo di quest'anno svolge un monitoraggio della qualità delle acque al largo che si protrarrà durante tutto il periodo estivo - che intervenendo sul tema “Immersione sicura in mare aperto” ha rassicurato i presenti sullo stato di salute delle acque del Golfo di Trieste.
Saul Ciriaco collaboratore dell’Area Marina Protetta di Miramare ha sottolineato infine l’importanza del “visual census” (rilevazione visiva dell’ambiente marino) illustrando le caratteristiche tecniche e i parametri di osservazione.
È stato premiato a fine giornata il subacqueo triestino Luciano Russo per i recuperi profondi operati in ambienti subacquei occlusi. Riconoscimento che Adriatic World intende ripetere nelle prossime edizioni.

La giornata conclusiva, domenica 5 giugno, è stata dedicata principalmente all’apnea. Nel corso della sessione, moderata dal giornalista e profondo conoscitore del mondo sommerso Romano Barluzzi, si sono succeduti gli interventi di scienziati e atleti di questa affascinante disciplina: Gianluca Genoni campione mondiale di apnea profonda con -154 metri ha illustrato i suoi numerosi record (14 primati conseguiti in 15 anni) e i sistemi di allenamento per accrescere le performances e Patrick Musimu, primatista della free apnea con -209,6 metri, che ha reso partecipi i presenti della sua filosofia che privilegia la meditazione e le tecniche di rilassamento alla ricerca della performance fine a sé stessa. Due mondi e due modi di intendere l'apnea che si sono incontrati in Adriatic World, e ai quali gli organizzatori hanno proposto una collaborazione: se l'invito venisse raccolto, la manifestazione potrebbe salutare con orgoglio un grandissimo evento.

Prima e dopo le relazioni dei due recordman, vari specialisti hanno trattato argomenti di pregnante attualità relativamente agli aspetti dell’apnea, sviluppati dal dott. Danilo Cialoni di DAN Europe, che ha trattato gli aspetti clinici nell’apnea, alle conoscenze sulle relazioni fra cuore ed immersione in apnea trattate dal dott. Claudio Marabotti e gli aspetti metabolici nell’apnea trattati dal dott. Nicola Sponsiello di Apnea Academy, nutrizionista particolarmente conosciuto in regione che ha spiegato scientificamente perché l’apnea aiuta a dimagrire per effetto della dispersione di liquidi e del metabolismo energetico dell’apneista. A seguire il noto apneista Alessandro Vergendo di Apnea Competition di Lignano, che ha descritto il nuovo sistema di recupero dell’apneista impegnato nelle performances (spesso profonde) in caso di difficoltà, chiamato simpaticamente “Lulù” e progettato assieme all’ingegner Mauro Cajani.

In mattinata la Società Italiana Cani Salvataggio Sezione Friuli Venezia Giulia u.Ci.O. Onlus con il sostegno tecnico della Capitaneria di Porto di Trieste ha svolto una dimostrazione dell’utilizzo dei cani da salvamento con l'ausilio di una decina di esemplari di grossa taglia.
A chiudere, le relazioni sulla storia della subacquea dagli albori ai giorni nostri di Gianluca Minguzzi di HDSI (Historical Diving Society Italia) di Ravenna, soffermatosi sulle prime testimonianze del rapporto dell’uomo con il mare spingendosi fino agli apparecchi in uso agli uomini rana nell’ultima Guerra mondiale, passando per la campana di Halley e altre strutture adoperate nei secoli scorsi, dimostrando la necessità di conoscere la nostra storia per poter guardare al nostro futuro: una storia scritta sul mare.

La manifestazione ha conosciuto un importante prologo il 3 giugno quando presso l'Auditorium della Stazione marittima il C.V. (CP) dottore avvocato Ettore Romanoli ha incontrato una rappresentanza delle associazioni che praticano le attività subacquee in regione informandole sull’evoluzione delle normative fino ai giorni nostri.

"Possiamo ritenerci soddisfatti - concludono gli organizzatori - per aver elaborato una manifestazione dove si è respirata la storia per iniziare a conoscere il nostro futuro di subacquei, motto che ha coinciso con la consegna di un trofeo al noto palombaro triestino Ruggero Loperfido che ha prestato la propria immagine al materiale promozionale dell'evento. L'appuntamento è quindi per il prossimo anno".


Fonte: Ufficio stampa - Adriatic World