È giunto all’edizione numero 50 il Salone Nautico Internazione di Genova, punto di riferimento per l’intero settore della nautica da diporto mondiale, in programma dal 2 al 10 ottobre 2010.

Innovazione, completezza merceologica e qualità saranno i segni distintivi del Salone 2010 che si svilupperà nei settori delle imbarcazioni a motore, a vela e pneumatiche, motori, abbigliamento tecnico, accessori, turismo nautico e servizi.

1.400 saranno gli espositori che presenteranno durante la rassegna ligure 2.300 barche, di cui 500 in acqua e il 60% inferiore ai 10 metri. Alto anche il tasso di internazionalità con oltre il 36% di espositori esteri. Supera 500, inoltre, il numero delle novità rispetto alla precedente edizione. Numeri che attestano la vitalità della manifestazione che, in uno scenario economico mondiale che obbliga le aziende a strategie commerciali selettive, si accredita sempre di più come appuntamento imprescindibile per il mercato.

Per un pubblico attento poi a tutti i dettagli e per gli operatori professionali, il Salone Nautico Internazionale offre TechTrade, la sezione dedicata ai componenti e agli accessori per la nautica da diporto che nelle giornate di lunedì 5 e martedì 6 ottobre sarà riservata preferenzialmente all’incontro b2b tra gli operatori della filiera nautica.

Tra le varie iniziative pensate per il cinquantenario del Salone, gli organizzatori hanno previsto un calendario di appuntamenti di confronto su tematiche di natura istituzionale che saranno incentrati su tre grandi filoni tematici, per fornire innanzitutto una panoramica sul sistema della nautica in Italia e per offrire spunti utili alla riflessione sulle maggiori questioni e problematiche legate al settore.

Dopo un 2009 difficile, che ha messo a dura prova la capacità di tenuta di diverse aziende del comparto, la nautica italiana sta affrontando un 2010 altrettanto complesso. Pur in presenza di segnali di lieve miglioramento, la tendenza generale è all’insegna della cautela, nella consapevolezza che il recupero dei livelli di produttività raggiunti negli anni precedenti alla crisi economica rappresenteranno ancora per un po’ un traguardo lontano.
Partendo dalle prime elaborazioni dei dati consuntivi 2009, che confermano un calo complessivo del 30.5% rispetto al 2008, si osserva che a soffrire maggiormente sono stati i comparti della componentistica e dei motori. Di contro la tenuta dell’export, scesa solo del 15%, conferma che la nautica italiana, con i suoi 3 miliardi di dollari di valore, è al vertice della classifica dei primi venti paesi esportatori di imbarcazioni da diporto nel mondo.
Un dato di particolare rilievo, soprattutto se si considera che la nautica è al 5° posto nella graduatoria dei prodotti Made in Italy maggiormente apprezzati all’estero.
Questa evidenza, unita alla maggior crescita nel primo trimestre 2010 del PIL italiano rispetto a quelli di altri paesi dell’Unione Europa, quali Spagna, Francia e UK, nonché all’interesse suscitato dalla nautica italiana in alcuni mercati emergenti, come Cina, India, Turchia e Brasile, rappresenta un buon punto di partenza per auspicare che il settore possa ripartire velocemente e stabilizzarsi su tassi di crescita stabili e duraturi.