Nella prima giornata della  Conferenza "Lo spazio mediterraneo della mobilità: la politica mediterranea delle infrastrutture e dei trasporti", organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dall'Osservatorio del Mediterraneo si sono tenute due importanti tavole rotonde.

La prima volta ad individuare gli strumenti tecnico giuridici per realizzare e promuovere le infrastrutture necessarie per rilanciare i traffici e riconquistare i mercati che oggi gravitano sui porti e sugli aeroporti del nord Europa.


La seconda tavola rotonda  ha fatto il punto sulle strategie mediterraneo dei trasporti, In particolare emerge  la condivisione della centralità del Corridoio Adriatico Baltico, l’unico allo stato in grado di collegare il Mediterraneo ai suoi mercati. Il Corridoio Adriatico Baltico deve rappresentare una assoluta priorità ed indispensabili appaiono intese appropriate con il Governo austriaco per realizzare quanto prima, anche attraverso misure accelerate, i valichi e tunnel del Semmering e del Koralm.

Oggi il Ministro degli esteri Franco Frattini coordinerà gli interventi delle ore 15.00 insieme al Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il Vice Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Roberto Castelli, e il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo.

Ufficio stampa - Osservatorio del Mediterraneo

Trieste, 5 febbraio 2010




Scopo della conferenza


La Conferenza Internazionale è volta a riflettere sulla posizione nazionale del nostro Paese nel Mediterraneo per quanto attiene alla realizzazione, gestione e regolazione delle pubbliche infrastrutture dei trasporti e della logistica in Italia e nei Paesi del Mediterraneo.

Un comparto dove, malgrado molti tentativi di ammodernamento, il nostro Paese presenta un ritardo accumulato negli anni passati, sia sotto profilo delle opere in concreto realizzate, sia sotto il profilo degli strumenti giuridici che la governano, promuovono e regolano.

Sotto il profilo delle realizzazioni, se il nostro Paese è all’avanguardia per quanto riguarda il trasporto passeggeri di Alta velocità costituendo addirittura un punto di riferimento internazionale, vanno migliorate e portate a compimento le infrastrutture essenziali della logistica perché l’Italia diventi uno strumento di alimentazione dell’Europa (i corridoi verticali, anche per le nostre criticità ambientali e sociali, non sono ancora completati e per altro verso la stessa portualità nazionale non riesce a svolgere una funzione rispetto ai porti del Nord Europa.

Sotto il profilo delle norme
a) devono essere completati in alcuni comparti gli assetti della regolazione, che invece sono ormai perfezionati con successo in altri settori dell’economia e in alcuni settori del trasporto;
b) vanno valorizzati i principi del legittimo affidamento e della proporzionalità;
c) non sempre chiara appare la ripartizione dei ruoli tra pubblico e privato sia nel terreno della regolazione si in quello industriale;
d) nel caso della portualità si constata una legislazione che rende complessi gli investimenti delle imprese spesso scoraggiate dall’investire in Italia;

Il conseguimento di un quadro di regolazione uniforme nell’are del Mediterraneo è molto importante per le imprese italiane che si candidano a svolgere attività imprenditoriale all’estero.