Un gruppo di sub e archeologi croati dell’associazione “Dragor Lux” ha portato alla luce il relitto dell'incrociatore corazzato Giuseppe Garibaldi, della marina militare del Regno d'Italia, affondato nel 1915. Un ritrovamento importante, visto che fino a quest’anno si ignorava ancora dove si trovasse l’incrociatore, affondato all’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Si tratta quasi certamente della Giuseppe Garibaldi, come hanno riportato i sub da un primo esame dei cannoni visibili del relitto, che ne contava ben 29. È stata rinvenuta ad alcune miglia dalla costa davanti a Dubrovnik, alla profondità di 122 metri, la maggiore profondità alla quale finora sia stata scoperta una nave nella parte croata dell'Adriatico (si stima che siano circa 2000 i relitti che giacciono in quel tratto di mare). Il capo della missione, Drazen Goricki, ha dichiarato che all’interno del relitto sono state fatte anche delle riprese con una telecamera, che sembrerebbero non lasciare più spazio a dubbi.

Comincia nel 1901 la storia dell’incrociatore Garibaldi, realizzato nei cantieri Ansaldo di Genova e impegnato nella guerra italo-turca. La notte del 18 luglio 1915 venne bombardato dal sommergibile austriaco U4: un attacco talmente preciso che le cronache narrano che l’incrociatore si sia inabissato in soli 3 minuti, portando con sé 53 dei 550 membri dell’equipaggio.


Zagabria, 31 agosto 2009