Alla fine di ottobre si è svolto a Jeju, Corea - sotto la presidenza di Sang-Tae Nam, President&CEO di Daewoo Shipbuilduing&Marine Engineering - il 20° incontro annuale delle principali industrie cantieristiche mondiali, che ha visto la partecipazione di oltre cento Top Manager dei maggiori cantieri di Giappone, Corea, Cina, Stati Uniti ed Europa.
La delegazione europea era guidata da Corrado Antonini, Presidente di Euroyards e di Fincantieri.

Come già avvenuto in passato, nel corso dell'incontro sono stati trattati temi riguardanti la cantieristica mondiale, come il quadro dell'economia globale, la situazione del mercato delle costruzioni navali, domanda e offerta, sviluppo dei costi, oltre che tematiche ambientali legate alla cantieristica.
I partecipanti hanno dato vita ad un dibattito libero e aperto che ha consentito di raggiungere una migliore comprensione dei mutui interessi.

Durante il meeting i vari delegati hanno espresso preoccupazione riguardo alla flessione della crescita economica mondiale, soprattutto con riferimento alla crisi finanziaria in atto.
In questa circostanza, si sono detti preoccupati che il settore possa subire un contraccolpo e hanno sottolineato l'incertezza che sta caratterizzando il mercato cantieristico mondiale, nonostante la lieve ripresa del 2010 rispetto all'anno precedente.

I delegati hanno altresì mostrato di condividere l'opinione che l'attuale mercato cantieristico rimane incerto e si trova ad affrontare sfide sempre maggiori, come il crescente squilibrio tra capacità produttiva e domanda, la diminuzione dei nuovi ordini, l'aumento del costo dei materiali e la riduzione del prezzo delle navi.
A questo proposito, hanno riconosciuto la comune necessità di superare la crisi e prendere attivamente parte ad un processo che possa stimolare nuova domanda per rafforzare lo sviluppo dell'industria cantieristica mondiale.

I partecipanti hanno inoltre riconosciuto l'importanza di avere una voce comune nell'ambito del dibattito riguardante le norme e i regolamenti internazionali sulla cantieristica dettati dall'IMO (International Maritime Organization).
In tale contesto l'introduzione dell'EEDI (indice di progetto dell'efficienza energetica) adottato dall'IMO rappresenta una nuova sfida per i costruttori navali.
L'industria ha accolto favorevolmente le misure che regolano le emissioni navali per la salvaguardia ambientale e sono pienamente concordi ad impegnarsi senza riserve nello sviluppo di navi ecocompatibili e tecnologicamente all'avanguardia.

L'industria cantieristica globale si impegna con tutte le sue forze per contribuire all'attenuazione dei cambi climatici attraverso lo sviluppo di ulteriori innovazioni finalizzate al risparmio energetico e alla riduzione dell'emissione di gas serra.
I cantieri sottolineano come le navi odierne siano già in grado di raggiungere livelli di efficienza energetica decisamente elevati.
L'industria cantieristica mondiale fa pertanto appello alle società armatrici, alle istituzioni finanziarie ed agli interlocutori del settore, così come alle istituzioni politiche ed agli enti regolamentari affinché sostengano un più intenso rinnovo della flotta.

Tutti i partecipanti si sono trovati d'accordo nel dar vita ad uno sforzo comune rivolto ad un costante sviluppo dell'industria cantieristica oltre che ad una più accentuata responsabilità sociale delle imprese del settore.

L'anno prossimo gli Stati Uniti ospiteranno il 21° incontro del JECKU, che si terrà in ottobre a San Diego, California.


Fonte: Ufficio stampa - Fincantieri