MONFALCONE - Contenimento della spesa pubblica, infrastrutture, innovazione. Sono questi i tre "pilastri" su cui si basa l'azione dell'Amministrazione regionale per permettere al sistema economico del Friuli Venezia Giulia di guardare "oltre la crisi". Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo che, ieri all'ex Albergo Impiegati di Monfalcone, ha concluso il convegno "Ditenave: il ruolo del distretto tecnologico nella sfida della competitività", insieme al sottosegretario al ministero dell'Università e Ricerca Giuseppe Pizza.

Il convegno è stato organizzato da Ditenave, il Distretto tecnologico della cantieristica e della nautica del Friuli Venezia Giulia, a un anno dall'inizio della sua attività, per fare il punto sulle iniziative svolte e sulle prospettive per il futuro, in una fase particolarmente difficile per entrambi i settori. Accanto a Tondo, sono intervenuti il presidente di Fincantieri Corrado Antonini e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, presenti i consiglieri regionali Alessia Rosolen e Roberto Marin.

Nel primo anno di attività, con il decisivo sostegno finanziario della Regione, Ditenave ha avviato sette progetti di ricerca per un investimento di 6,5 milioni di euro e impostato un programma triennale di formazione per altri 5 milioni. È stato anche messo a punto un Piano strategico per i prossimi anni, con l'obiettivo di rafforzare la "rete" del Distretto, di cui fanno parte imprese, fornitori, università e centri di ricerca. Secondo il presidente Tondo, dalla crisi non siamo ancora usciti perché ai positivi segnali di ripresa, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni, non corrisponde ancora un riassorbimento della disoccupazione. Occorre comunque guardare "oltre la crisi", in modo da poter cogliere le opportunità che sicuramente si presenteranno quando il momento difficile sarà superato.

Attorno ai tre "pilastri" occorre, secondo Tondo, una forte coesione sociale. Con una consapevolezza: i tempi di crisi richiedono a maggior ragione delle scelte, che possono essere anche dolorose. "Il nemico che dobbiamo battere - ha detto - è il 'ma anche'. Non si può volere, per esempio, l'energia a basso costo 'ma anche' dire 'no' al rigassificatore".

Sul fronte della spesa pubblica Tondo ha difeso le scelte dell'Amministrazione regionale: la riduzione del debito, premessa per continuare ad investire, e lo snellimento e il contenimento dei costi della burocrazia, con l'obiettivo di renderla più efficiente. Al termine della legislatura, ha aggiunto il presidente, saranno in cantiere opere pubbliche per 3 miliardi di euro, con un effetto di volano per tutta l'economia. Infrastrutture vuol dire non solo strade (terza corsia della A4, Villesse-Gorizia) ma anche energia e reti a banda larga. Infine l'innovazione e la ricerca, un investimento indispensabile - ha rilevato Tondo - per rendere competitivi e innalzare la qualità dei nostri prodotti e servizi, dando alle imprese regionali la possibilità di competere sul mercato globale. E le risorse messe a disposizione di Ditenave dimostrano, secondo Tondo, l'interesse della Regione per questo fondamentale "pilastro".


Fonte: Ufficio stampa - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia