È stata varata oggi, alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e del Ministro russo all'Industria e al Commercio, Viktor Khristenko, "Rossita", la nave per il trasporto di materiali radioattivi derivanti dallo smantellamento dei sommergibili nucleari russi, il cui nome suggella l'idea di cooperazione tra Russia (Ross) e Italia (Ita).

Alla cerimonia di varo della nave, realizzata da Fincantieri presso lo stabilimento di Muggiano-La Spezia, sono intervenuti anche gli amministratori delegati di Fincantieri, Giuseppe Bono, e di Sogin, Giuseppe Nucci. Madrina della nave è stata la dipendente del cantiere Cristina Brivonese.
La nave - del valore di circa 70 milioni di euro - verrà utilizzata dalla società russa Atomflot, che fa capo all'Ente per l'energia atomica della Federazione Russa "Rosatom", per trasportare il combustibile irraggiato dai diversi siti del Nord-Ovest della Russia (Penisola di Kola e Mar Bianco) al porto di Murmansk, e i rifiuti radioattivi condizionati al sito di stoccaggio interinale di Sayda Bay.

"Rossita", che sarà consegnata nella primavera del 2011, è frutto di un progetto all’avanguardia che conferma il know how di Fincantieri nella realizzazione di navi speciali ad alto contenuto tecnologico.
Ne sono un concreto esempio la duplicazione degli impianti all'interno delle stive di carico in modo che siano autonomi e separati dal resto dell'impiantistica, la presenza di due locali di propulsione separati tramite una paratia stagna longitudinale, l'adozione di un doppio scafo nella zona destinata al trasporto del carico. Inoltre, lo schermo di protezione delle stive e il relativo sistema di monitoraggio di tutta l'area interessata al trasporto del carico sono stati progettati nel rispetto delle più stringenti normative in materia di sicurezza nucleare.

Questa commessa si inserisce nell'ambito dell'accordo di cooperazione del 2003 stipulato fra il Governo russo e quello italiano per lo smantellamento di sommergibili nucleari e la gestione sicura dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare irraggiato, definito nel quadro del progetto Global Partnership - avviato in occasione della riunione del G8 nel 2002 a Kananaskis (Canada).
L'accordo prevede un impegno economico dell'Italia di 360 milioni di euro, di cui circa 136 già assegnati con la definizione di 28 contratti.

L'intero progetto è stato affidato in veste di coordinatore generale a Sogin che, grazie a questo ruolo, ha visto confermato, anche a livello internazionale, il riconoscimento delle proprie competenze estendendo ulteriormente la propria presenza operativa nei mercati internazionali.

Nell’ambito del progetto, fino ad oggi sono stati già smantellati quattro sommergibili ed è in programma lo smantellamento di un quinto.
Nello svolgimento di queste attività la gestione paritetica russo-italiana ha consentito significativi risparmi economici ed efficienze gestionali che renderanno possibile lo smantellamento di due sottomarini in più rispetto alla pianificazione originaria.

Il progetto, oltre alle attività di smantellamento dei sottomarini russi e alla realizzazione della nave per il trasporto dei relativi materiali, prevede altre tre linee di attività: il miglioramento della protezione fisica delle installazioni sensibili; il trattamento di residui radioattivi liquidi e solidi e lo stoccaggio temporaneo dei manufatti; infine, la realizzazione di contenitori in acciaio per il trasporto di combustibile irraggiato e di residui altamente radioattivi.

"In un momento in cui permane un quadro di grave crisi per la cantieristica navale, si conferma lungimirante la nostra scelta di presidiare ogni segmento di mercato e sfruttare ogni nuova opportunità di business. Sono particolarmente orgoglioso di questa realizzazione, sia perché si tratta dell’ennesimo esempio dell'eccellenza tecnologica e produttiva di Fincantieri, sia per l'importante mission che sarà chiamata ad adempiere", ha commentato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono.

"Essere riconosciuti leader a livello internazionale nel settore del decommissioning è un motivo di vanto e di orgoglio non solo per la nostra azienda, ma anche per il nostro Paese, ha dichiarato l’amministratore delegato di Sogin Giuseppe Nucci. Il ruolo di coordinamento generale dell’intero progetto di smantellamento dei sommergibili nucleari sarà inoltre una grandissima opportunità di lavoro e di sviluppo anche per le nostre imprese italiane in uno dei mercati più promettenti".

Dati tecnici Nave Rossita

Capacità di carico: 640 t
Portata lorda: 1620 t
Equipaggio: 23
Lunghezza fuori tutto: 84 m
Altezza: 6,2 m dalla linea di costruzione
Larghezza: 14 m
Velocità contrattuale: 12 nodi
Autonomia: 3000 miglia nautiche
Motori:
o costruttore: Isotta Fraschini
o tipo: V1716T2MSD
o Potenza Massima Continuativa: 2 X 1300 Kw

Fonte: Ufficio stampa - Fincantieri


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Bono: contro la crisi ci vuole coraggio
Romani: in campo soluzioni anticrisi


"Noi affrontiamo questa crisi con grande tenacia, perché vogliamo salvaguardare un grande patrimonio di lavoro e occupazione. Ma per affrontare questa sfida ci vuole coraggio, determinazione e soprattutto liberarsi dall'angoscia del futuro".

Lo ha detto l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, rivolgendosi al ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani durante la cerimonia nei cantieri del Muggiano (La Spezia) per il varo della nave 'Rossita’, la prima nave portascorie nucleari costruita in Europa.

Pronta la replica del ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani: “La crisi globale - ha detto - ha colpito anche la cantieristica navale ma metteremo in atto soluzioni concrete per superarla e dare un futuro a questo comparto così importante per l'industria manifatturiera italiana”.